“Il nome di Dio è Misericordia”
lo scrive il Papa, ma lo contraddice la scelta
dell’editore..
Avevo in animo
di acquistare il libro di Papa Francesco, ma edito da Berlusconi & C. non mi
interessa più.
L’Editrice
Vaticana o le Edizioni San Paolo, specializzate nella pubblicazione di opere di
carattere religioso, non sono state prese in considerazione, per affidare
la pubblicazione e la distribuzione
in Italia e nel mondo intero, alla Casa editrice Mondadori appartenente alla
famiglia Berlusconi.
C’è un giro
milionario, regalato ai Berlusconi associati, che avrebbe potuto essere affidato
a piccole editrici in difficoltà, al posto di fare arricchire chi è già ricco di
suo, anche se si tratta di una ricchezza che lascia molto da
riflettere.
Spero che la
mia delusione contagi molti altri, sconsigliando l’acquisto del volume, che già
promette di diventare il “caso editoriale” dell’anno.
Mi attacco
allora al titolo del libro, copiato dalla religione islamica, in quanto il primo
dei 99 nomi che l’Islam attribuisce ad Allah è proprio “Il Misericordioso”; la stampa del libro affidata alla Mondadori
NON è certo un’opera di
misericordia, bensì un affare milionario offerto al peggiore dei gaudenti
possibile.
Il Papa,
certamente sollecitato da cardinali venduti a Berlusconi (da Tarcisio Bertone ad Angelo Scola,
per citarne solo alcuni), ha perso una grande occasione per affermare
l’indipendenza da poteri occulti, ma sempre ricattatori, con uno scivolone che
mette in discussione molte affermazioni che vengono, così, contraddette per
entrare nel novero del dejà vu, in ordine alla dipendenza della Chiesa nei
confronti del denaro.
La scelta di
Papa Francesco sta a significare solamente la vittoria di Mammona, per cui non
vale la pena leggere un libro di “parole” contraddette dai fatti.
Avrei voluto
scrivere ben altro, ma la delusione è grande nel vedere crollare tantissime
attese che papa Francesco aveva sollecitato, alle quali in molti avevamo
creduto.
Rosario Amico
Roxas