martedì 30 agosto 2016

EUCARESTIA COMUNITARIA 28 AGOSTO 2016

Comunità nascente Torino – Via Principe Tommaso, 4

"Estate tempo di vacanza, tempo di riposo, tempo di Dio”

Musica di apertura (Meraviglioso – Domenico Modugno

G. L’estate, il mese di agosto in particolare, è per molti il tempo della vacanza, del riposo, dello svago; liberati dai ritmi e dagli orari che il lavoro e le incombenze quotidiane impongono, è il tempo dell’evasione, anche un po’ dell’improvvisazione. Quando la si attende ci si immagina quante cose in più si potranno fare grazie alle maggiori ore di luce, ai ridotti impegni, agli orari meno tassativi. È un po’ come quando si fanno i buoni propositi per il nuovo anno…avrò più tempo per dormire, per leggere, per far visita a persone care lontane, per dedicarmi alla preghiera e per ritagliarmi più spazio per il silenzio, la riflessione, la meditazione. Ecco però che quando l’estate arriva la sensazione è che il tempo sfugga di mano. Senza i vincoli imposti dalle scadenze quotidiane, la disciplina che normalmente ci si dà viene meno e dopo l’euforia iniziale può subentrare una certa apatia e l’istinto di postergare le attività che con tanto entusiasmo ci eravamo proposti di fare. Anche il rapporto con Dio può diventare intermittente, di comodo. Sono però anche i momenti nei quali, passeggiando al tramonto in una verde valle accompagnati solo dallo scorrere dell’acqua e dal canto delle cicale, si sente profondamente la vicinanza con la bellezza e l’unicità del creato. E, quando sotto un sole pungente si ammira un agnellino appena nato chiedere aiuto mentre cerca di alzarsi sulle proprie zampine, ci si scopre innalzare una preghiera di aiuto e al contempo di ringraziamento per il sempre nuovo e meraviglioso dono della vita. Riflettiamo insieme.

  1. “Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.” (Mc 6, 30-34)
  2. Anche Gesù sentiva il bisogno e il desiderio di un momento di “pausa” da tutto e da tutti/e ma le folle gli impedivano di potersi ritagliare qualche istante per sé e per i suoi discepoli. Probabilmente i momenti di “pausa” per Gesù erano quando si ritirava in silenzio per pregare.
  1. O Dio, aiutaci a vivere questo tempo di vacanza con la giusta attenzione a noi, alle nostre necessità e a quelle delle persone che ci sono accanto, accogliendo con stupore e gratitudine il dono prezioso del tempo libero.

Vangelo (Luca 14, 1-14)
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Davanti a lui stava un idropico. Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no curare di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. Poi disse: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

Commenti e riflessioni personali
Intermezzo musicale

Tutti. Ora noi spezziamo il pane ricordando Gesù, rendi vivo ed efficace per ciascuno e ciascuna di noi questo ricordo. Egli ci disse di vivere al Tuo cospetto e ci insegnò a dividere il pane dei campi e il pane dei cuori. “Prendete e mangiate, prendete e bevete: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue”. Questo è il corpo, la vita, la strada, la sostanza della memoria di Gesù: vivere sotto il Tuo sguardo e dividere tra di noi, accompagnarci. Padre, che tutto questo si avveri nelle nostre vite perché la nostra eucarestia non diventi una farsa.


Padre nostro

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e sostienici nell’ora della prova, ma liberaci dal male. Amen.

I Sura del Corano

Nel nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso; sia lodato Dio, il Signore dei Mondi; il Compassionevole e Misericordioso; Re del giorno del giudizio; Te adoriamo, Te chiamiamo in aiuto; guidaci alla dritta via; la via di quelli che hai colmato di grazia, non di quelli che errano. Amen.

Comunione con intermezzo musicale (Dio è morto - cantata da Gianna Nannini ).

Preghiere spontanee

  1. Ti benedico Padre, quando al mattino apro la finestra e mi lascio avvolgere dai profumi e dai rumori del bosco: guardo le montagne e mi commuovo.
  2. Ti benedico Madre, perché dalle tue viscere feconde sgorgano mille rivoli di acqua che scorrono freschi e allegri.
  1. Ti benedico per il saluto e il sorriso che mi rivolgono tanti sconosciuti, quando ci incontriamo sui sentieri, lungo la strada e nei piccoli borghi.
  2. Grazie, o Dio, che il silenzio di cui, in questi giorni di vacanza, posso godere; e anche perché nonostante preoccupazioni per ciò che di incompiuto è rimasto a casa, è uno spazio in cui mi ritrovo e Ti trovo!

Tutti. O Dio, rendi contagiosa la gioia che ci hai messo nel cuore: fa’ che si rifletta e risplenda come una luce, in modo da spazzare via le incertezze e le paure. La nostra gioia nasce da Te e perciò non può spegnersi. Ma la gioia nasce anche dal renderci conto che possiamo essere Tue amiche e Tuoi amici e che Tu ci starai vicino quando cercheremo di costruire un mondo più lieto, senza guerre, senza odio, senza ingiustizie, un mondo di sorelle e fratelli.