Gesù
era a tavola con i suoi amici e le sue amiche. Egli era ben
consapevole della congiura che si stava organizzando contro di lui e
il suo cuore faceva i conti con la paura. Voleva lasciare ai suoi
amici e alle sue amiche, in quella sera e in quella cena di intimità,
qualcosa di più di un ricordo, di un segno.
Sulla mensa cerano pane
e vino.
Gesù alzò gli occhi al cielo come spesso faceva nei giorni
della sua vita e, dopo aver benedetto il nome santo di Dio, prese il
pane, lo spezzò, lo divise dicendo: “Prendete e mangiate. Questo
pane condiviso sia per voi il segno della mia vita. Quando farete
questo, lo farete in memoria di me, di ciò che ho fatto e detto”.
Poi prese la coppa del vino e disse: “Questo calice sia per voi il
segno di un’amicizia che Dio continuamente rinnova con tutta
l’umanità, con tutto il creato”.