“Se
Gesù di Nazareth vivesse ai nostri tempi e noi, figli della
modernità, c’incontrassimo con lui, useremmo un linguaggio del
tutto diverso per esprimere la stessa esperienza di profonda
sacralità che i suoi discepoli hanno vissuto nell’incontro con
lui.
Non
useremmo mai immagini quali “re”,”gran sacerdote”, “agnello
di Dio”, “verbo”, “seduto alla destra di Dio”, né
definizioni dogmatiche del suo rapporto con Dio come seconda persona
della Santissima Trinità. Ciò non invalida le antiche formulazioni;
significa piuttosto che non sono più vincolanti per l’uomo moderno
perché non trasmettono più alcuna intuizione rivelatrice”.
(da
Roger Lenaers, “Il sogno di Nabucodonosor”, ed.Massari, pag. 45).