lunedì 26 settembre 2016

PROTAGONISTI DI UNA NUOVA PASTORALE. GIOVANI CREDENTI LGBT SI INCONTRANO A FIRENZE

FIRENZE-ADISTA. Un nuovo gruppo e un ritiro, tanto per cominciare... In seguito al IV Forum dei cristiani LGBT che si è tenuto ad Albano Laziale (RM) dal 15 al 17 aprile scorsi (v. Adista Notizie n. 16/ 16), alcuni convenuti, tutti tra i 18 e i 35 anni, hanno avvertito la necessità di dare seguito a quella grande occasione di incontro, fondando un soggetto nuovo, rivolto al medesimo pubblico su scala nazionale. "Una rete - si legge nel comunicato del neonato Progetto Giovani Cristiani LGBT - dedicata ai ragazzi fra i 18 e i 35 anni, alle loro esigenze, alle loro domande sull'essere cristiani ed omosessuali, bisessuali, transessuali». È un ritiro, appunto: una tre giorni residenziale, prima occasione di incontro, sul tema "Far fruttificare i propri talenti", che si svolgerà dal 28 al 30 ottobre prossimi a Firenze, in collaborazione con il Gruppo Kairos, "storico" ritrovo dei fedeli omosessuali e transessuali del capoluogo toscano.
«Sarà ovviamente un luogo in cui incontrarsi in serenità, conoscersi e capirsi. Ma sarà anche molto altro», spiegano i responsabili del Progetto: obiettivo manifesto e infatti l'elaborazione di piste concrete per conciliare le esperienze di vita e di fede dei giovani e delle giovani con i loro percorsi parrocchiali in qualità di scout, catechisti, coristi, animatori della liturgia e quant'altro, per renderli artefici di una «nuova pastorale» inclusiva ed integrata. Questa sintesi - sebbene molti fedeli omosessuali e transessuali italiani ancora fatichino ad immaginarla e ad attuarla nelle loro comunità - sul territorio toscano già esiste e questa è anche una delle ragioni per cui si è scelta proprio Firenze come sede dell'incontro: qui l'accoglienza è già realtà in diverse parrocchie e molti parroci e suore collaborano nelle loro comunità con i membri del Gruppo Kairos. Alcuni di loro si sono detti disponibili ad incontrare i partecipanti del ritiro per raccontare la loro vicenda. Oltre a questi religiosi e religiose che già tentano nel loro quotidiano di attuare la «nuova pastorale» dell'accoglienza, al ritiro i partecipanti potranno confrontarsi anche con psicologi e testimoni chiave dell'associazionismo LGBT laico e religioso.
Molta la carne al fuoco della tre giorni: la serata di venerdì sarà dedicata alla conoscenza reciproca e alla riflessione personale sui propri doni, su come accettarli, valorizzarli e condividerli, per sentirsi realmente figli liberi e amati. La giornata di sabato invece metterà a confronto i percorsi (e gli ostacoli) parrocchiali dei partecipanti con gli stimoli offerti da alcuni testimoni privilegiati. Obiettivo dell'ultimo giorno è invece l'elaborazione di progetti sul territorio a partire dal confronto con altre realtà nazionali LGBT (come Cammini di Speranza, gruppo Davide per genitori cattolici con figli LGB, l'Associazione Fondo Samaria). Le iscrizioni al ritiro sono aperte e si chiuderanno al raggiungimento dei 30 partecipanti. Per ulteriori informazioni: progettogiovanicristianilgbt@gmail.com. Le volontarie ed i volontari del Progetto Giovani Cristiani LGBT hanno inoltre allestito una pagina Facebook che aggiornano quotidianamente. (giampaolo petrucci)

(Adista n. 39, 10 settembre)