lunedì 31 ottobre 2016

Memoria, nostalgia, progettualità

Trovo decisamente interessante il fatto che molte comunità e gruppi cristiani si dedichino a ricostruire in modo molto puntuale la loro storia. Il "fare memoria" non può non passare attraverso la ricostruzione storica e costituisce una base insostituibile per mettere a disposizione di altri esperienze significative. Avere e fare memoria, quando avviene in modo dinamico e costruttivo, sollecita a proseguire creativamente una storia ed un'esperienza.
Ma anche il far memoria ha le sue ambiguità e le sue trappole. Può succedere che lo "sguardo all'indietro" diventi un'operazione di nostalgia che rende talmente paghi e coinvolti da impedire lo "sguardo in avanti".
Tanto le tradizioni quanto le "storie" collettive e personali possono fare della memoria la pietra angolare di nuovi progetti, ma anche un soporifero cullarsi in ricordi di un passato che non trova nuovi sbocchi. In tal caso si custodiscono e si collezionano dei ricordi, ma non si costruiscono nuovi progetti.
Anche le nostre comunità cristiana possono correre questo rischio.

Franco Barbero