La dose d'affanno che la vita quotidiana porta con sé, il ritmo stressante degli orari e, ancora di più, la giostra catturante delle cose fatue dal cui fascino è difficile mantenersi liberi, fanno in modo che il tessuto dell'esistenza di ogni giorno diventi come una siepe che ci impedisce di vedere oltre e in profondità. Diventiamo miopi, nel senso che ci torna difficile vedere oltre e prendere un minimo di distanza dal nostro vissuto immediato. Tutto ci assorbe e la cattura delle emozioni è tale che solo a fatica i nostri occhi colgono la presenza del Signore. Ecco il senso della mensa eucaristica: essa ci educa a vincere la dimenticanza andando oltre la prigionia dell'immediato, restando fedeli alla storia.
Franco Barbero