La fuga dalla preghiera
Il fatto che molti abbiano abbandonato la preghiera personale e comunitaria costituisce un fenomeno che ha numerosi aspetti.
Ci sono anche preghiere e liturgie che fanno orrore all'intelligenza umana, culti fuori dalla vita. C'è soprattutto chi ha creduto che la preghiera fosse un'assicurazione contro i guai della vita ed ha constatato che non è così. Inoltre la difficoltà di pregare talvolta è connessa al fatto che adorare l'invisibile in un mondo dove conta solo ciò che è supervisibile, è un cammino tutto controcorrente.
Ma credo, anche pensando alla mia lunga esperienza comunitaria, che pregare fa un po' paura perché occorre fermarsi, prendere distanza dalle cose, mettersi in ascolto, uscire dalla prigione dell'io... Ancora più può far paura l'andare in profondità, la ricerca adorante del mistero di Dio.
Cancellata la cultura catechistica del precetto domenicale, per molte comunità è scomparsa anche "la domenica" come memoria ed espressione temporale, corporea ed essenziale del radunarsi nella lode - ringraziamento.
Disfarsi di un precetto è liberante, ricercare momenti forti di memoria e di celebrazione comunitaria è una scelta oggi molto impegnativa, ma è questione "di vita o di morte" per la fede delle persone che mettono al centro della loro esistenza il messaggio di Gesù di Nazareth.
Franco Barbero
Il fatto che molti abbiano abbandonato la preghiera personale e comunitaria costituisce un fenomeno che ha numerosi aspetti.
Ci sono anche preghiere e liturgie che fanno orrore all'intelligenza umana, culti fuori dalla vita. C'è soprattutto chi ha creduto che la preghiera fosse un'assicurazione contro i guai della vita ed ha constatato che non è così. Inoltre la difficoltà di pregare talvolta è connessa al fatto che adorare l'invisibile in un mondo dove conta solo ciò che è supervisibile, è un cammino tutto controcorrente.
Ma credo, anche pensando alla mia lunga esperienza comunitaria, che pregare fa un po' paura perché occorre fermarsi, prendere distanza dalle cose, mettersi in ascolto, uscire dalla prigione dell'io... Ancora più può far paura l'andare in profondità, la ricerca adorante del mistero di Dio.
Cancellata la cultura catechistica del precetto domenicale, per molte comunità è scomparsa anche "la domenica" come memoria ed espressione temporale, corporea ed essenziale del radunarsi nella lode - ringraziamento.
Disfarsi di un precetto è liberante, ricercare momenti forti di memoria e di celebrazione comunitaria è una scelta oggi molto impegnativa, ma è questione "di vita o di morte" per la fede delle persone che mettono al centro della loro esistenza il messaggio di Gesù di Nazareth.
Franco Barbero