giovedì 13 aprile 2017

APPELLO ALLA SOLIDARIETA'

I nostri lavoratori PMT                                  
Martedì pomeriggio 11 Aprile sono stato al presidio PMT. Era in corso un confronto  per arrivare ad un accordo tra nuova proprietà e lavoratori.
Verso le 17,30 , dietro al cancello sbarrato, è apparso un uomo che chiedeva di uscire con la propria auto, perché la trattativa era finita.
Poco dopo dalla strada arrivavano i Vigili urbani, i Carabinieri ed alcune decine di lavoratori PMT. Un sindacalista, che aveva trattato, comunicava che la trattativa era fallita, giacché l’offerta era:
-       70 avrebbero conservato il lavoro
-       Oltre 100 erano fuori.
La disapprovazione dei lavoratori era totale. Si manifestava però anche nervosismo: un signore alzava la voce, temendo che qualcuno si tirasse indietro.

La mia convinzione è che il gioco dei proprietari è di prendere questi lavoratori per sfinimento e per fame. Infatti da mesi sono lasciati senza stipendio.
Mentre i proprietari sono certi che – prima o poi – alcuni cominceranno a cedere. Pertanto non mostrano fretta; e immaginano d’avere tutto il tempo che vogliono.
Da Agosto (nove mesi fa) questi uomini e donne sono sottoposti a prove psicologiche sempre più dure e a richieste sempre più ultimative.
E sono soli.
La marcia dei “mille” il 18 Febbraio, le prese di posizione delle autorità locali e regionali, gli articoli sui media locali sono episodi.
Occorre una scelta decisa di tutta la Comunità del Pinerolese di abbracciare queste donne e questi uomini come parte irrinunciabile di sé: sono carne della nostra carne  ed ossa delle nostre ossa.
Chi tocca i lavoratori PMT violenta tutti noi.

Su 100.000 abitanti, il territorio pinerolese conta almeno 50.000 maggiorenni.
Proviamo a chiedere a costoro una solidarietà vera: una media  di 5 euro a testa ogni mese; e per tutti i mesi che occorreranno per spuntarla.
5 euro x 50.000 = 250.000 euro. Ossia  1.000 euro al mese per ogni lavoratore PMT.

Sentiamo prima anche Enrico, che certo ne sa più di me.
Però arriviamo a Venerdì 21 Aprile (Assemblea pubblica al Salone dei Cavalieri) con una  proposta nostra di alleanza fraterna con i lavoratori PMT, costi quel che costi.
Costi pure il non riuscire pienamente, o anche troppo poco.
Perché la PMT non è solo (si fa per dire) altri 100 lavoratori buttati nel vuoto. La PMT sta divenendo una caso nazionale. Si guarda a ciò che succederà a Pinerolo come a una sentenza che farà Storia.
Non molliamo l’osso, finché non arrivano gli ammortizzatori sociali, o simili; e cooperiamo a un Progetto per utilizzare l’area Beloit a fini sociali.
Infatti “chi ama la pace, odia le ingiustizie, odia la tirannia, odia l’avidità, odia l’indifferenza e la paura di non sfondare, odia tutte queste cose presenti in sé stesso”.
Con amicizia

   Onorato del gruppo "Uscire dalle guerre".