martedì 23 maggio 2017

Udine «Dateci un'ora di pace per capire»

«Dateci un'ora di pace per capire che cosa succede nel mondo». È una proposta dei ragazzi e ragazze di terza media dell'Istituto «Pacifico Valussi» di Udine», al termine di un originale laboratorio tenutosi il 17 aprile. Tantissime le idee. "Come si fermano le guerre? Noi non lo sappiamo. Per noi resta un quesito irrisolto. Ma ponendoci questa domanda abbiamo capito che si possono fare molte cose. Ampliare il nostro sguardo sul mondo. Non cercare di giustificare il non far niente. Non coprirsi dietro alla mancanza di mezzi. Contrastare la guerra a tutti i costi. Impegnarsi per fare la pace a tutti i costi. Bloccare il commercio delle armi. Proporre negoziati. Sensibilizzare i capi di stato e di governo. Dare voce al dolore della gente che soffre a causa della guerra. Cercare di entrare in contatto con le vittime della guerra. Aiutare chi fugge dalla guerra. Cercar di capire la complessità della guerra, le cause delle guerre, come nascono, gli interessi di chi guadagna dalla guerra, i costruttori di armi, i commerci di armi, i flussi di denaro. Capire e criticare la cultura della guerra. Costruire una cultura della pace con la formazione e l'informazione. Dare più spazio alla pace nei notiziari. Per le notizie cattive c'è sempre spazio. Fare attenzione a non sprofondare nella retorica quando si parla di pace. Investire sull'educazione alla pace dei popoli. Inserire nei programmi scolastici un'ora di pace per capire cosa succede nel mondo. Farci carico della pace. Fare attenzione alle parole che usiamo perché possono uccidere come le armi. Modificare il nostro agire quotidiano. Trasformare i giochi di guerra in giochi di pace». Il laboratorio è parte del Progetto «Please Stop the war!» promosso dall'Assessorato all'Istruzione della Regione Friuli Venezia Giulia con il Coordinamento degli Enti Locali e con la Tavola della Pace.
Anna Portoghese

(Rocca 15 maggio)