venerdì 16 giugno 2017

Disastro Torino, Gabrielli ora dà le regole

Una nuova circolare per la sicurezza degli eventi pubblici. Il capo della polizia Franco Gabrielli ci sta lavorando dopo i fatti di sabato sera in piazza San Carlo a Torino, dove migliaia di tifosi arrivati per vedere la finale di Champions League Juve-Real sul maxi-schermo sono rimasti feriti nella calca e nella la fuga scatenate da un falso allarme.
LACIRCOLARE dovrebbe essere diffusa già oggi o nei prossimi giorni e fornirà informazioni più dettagliate rispetto al documento di fine maggio, preparato dopo l'attentato al concerto di Ariana Grande a Manchester. In quel caso Gabrielli chiedeva agli organizzatori di predisporre zone di prefiltraggio e un servizio di steward come quello degli stadi, mentre obbligava le questure a sopralluoghi e bonifiche in vista dei grandi raduni. Queste indicazioni non sono state seguite dagli organizzatori dell'evento, Turismo Torino (che fa capo alla Comune) e forse anche dalla questura, ragione per cui sono finiti nel mirino la sindaca Chiara Appendino e il questore Angelo Sanna. Il loro operato e quello della commissione provinciale di vigilanza sugli spettacoli, presieduta dal prefetto Renato Saccone, verrà approfondito anche dalla procura di Torino.
Il principale obiettivo delle critiche, però, resta la sindaca che dall'inizio del suo mandato ha tenuto per sé proprio le deleghe ai grandi eventi e alla sicurezza, presto assegnate ad altri assessori. Sabato sera lei era a Cardiff il suo vicesindaco Guido Montanari era fuori città e durante i soccorsi in piazza si è visto soltanto il portavoce Luca Pasquaretta che ha tenuto i contatti col prefetto Renato Saccone e con i vertici delle forze dell'ordine. Appendino si è discolpata dicendo di aver seguito la prassi del 2015, quando la giunta di Piero Fassino aveva organizzato la proiezione della finale tra Juventus-Barcellona, ma molti dettagli sono diversi, a partire dal fatto che quest'anno c'erano più tifosi per via del ponte e che dal 2015 il rischio di attentati è aumentato. Bisognava prevedere il peggio e Fassino ieri glielo ha ricordato accusandola "di aver assolutamente sottovalutato l'enorme rischio a cui era esposto quell'evento".
"Qualcosa non ha funzionato - ha ammesso lei - e come amministrazione siamo pronti ad assumerci eventuali responsabilità che dovessero emergere dall'inchiesta dei pm". In suo soccorso arriva il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino: "Non mi sento di condannare la sindaca Appendino perché sabato sera era a Cardiff. Sulla piazza, però, deve esserci una catena di comando che funziona e questo non è accaduto".
Andrea Giambartolomei

(Il Fatto Quotidiano, 7 giugno)