giovedì 15 giugno 2017

L'UGUAGLIANZA È UN DOVERE

IL corteo del Torino Pride del 17 giugno sarà sorvegliato speciale dopo gli incidenti di piazza San Carlo. Lunedì si riunirà in prefettura il comitato che dovrà valutare le misure da prendere per garantire la sicurezza delle migliaia di partecipanti attesi alla manifestazione. Che intanto cambia percorso. L'appuntamento per la partenza dell'edizione di quest'anno, che ha per titolo "A corpo libero", è in piazza Carlo Felice alle 16. Poi via Roma, via Pietro Micca, via Cernaia in direzione piazza Statuto. Libertà nella sua accezione più ampia: dei corpi ma anche della mente, contro ogni pregiudizio, nell'immagine della mongolfiera scelta per l'elaborazione grafica della manifestazione.
L'anno scorso oltre 100 mila persone hanno sfilato in difesa dei diritti Lgbt e sabato prossimo sarà presente la sindaca Chiara Appendino, che ieri alla presentazione del programma ha abbracciato Gianni, l'uomo che il 6 agosto dell'anno scorso ha sposato il suo compagno Roberto. Gianni sarà per la prima volta al Pride: «Voglio farlo per Roberto che è morto dopo cinque mesi dal nostro matrimonio e dopo 53 anni di vita insieme. E anche per ringraziare le associazioni e la sindaca per quanto hanno fatto per me».
Torino la prossima settimana sarà la città gay, dice l'assessore alle pari opportunità Marco Giusta: «Dal 15 al 20 giugno è in programma Lovers, il Festival LgbtQI e sabato c'è il Pride. Ma per tutta la settimana sono in calendario iniziative come quella dei semafori "gay friendly" che per la prima volta saranno sperimentati a Torino ». Sarà una settimana di orgoglio, dice Chiara Appendino: «Torino rivendica la sua specificità di capitale dei diritti e tutta la settimana sarà dedicata a rivendicazioni visibili per diritti che ci sono, ma ancora non abbastanza. Città e Regione hanno dimostrato da che parte stanno».
Quest'anno il Pride diventa regionale. L'8 luglio il Pride si svolgerà ad Alba e una delegazione della cittadina cuneese parteciperà sabato al corteo torinese. «Con la nascita del Piemonte il nostro intento è quello di creare una rete territoriale coesa che possa moltiplicare sul territorio l'esperienza torinese», spiega il coordinatore del Torino Pride Alessandro Battaglia. L'assessora regionale alle pari opportunità Monica Cerutti ricorda che la Regione Piemonte sostiene chi decide di ribellarsi alle discriminazioni grazie a un fondo - finora sono stati stanziati 300mila euro - per il gratuito patrocinio, nato all'interno della legge contro le discriminazioni. I temi del Pride sono anche quelli del Comitato Diritti umani, ricorda la consigliera regionale Pd Enrica Baricco che del Comitato è vicepresidente.
SARA STRIPPOLI

(la Repubblica 10 giugno)