mercoledì 30 agosto 2017

La storia delle devozioni

Qualche volta, per rinfrescare le idee, serve rituffarsi in qualche bel volume di "Storia del cristianesimo". I quattro volumi di Filoramo-Menozzi (Editori Laterza) si leggono con estremo diletto e con pari utilità. Qui non voglio affatto compiere un'adeguata recensione per la quale non sono sufficientemente attrezzato.
Voglio solo sottolineare, nel volume IV dedicato a "L'età contemporanea", come Menozzi descriva e documenti come la devozioni all'Immacolata, al Sacro Cuore di Gesù, l'introduzione del culto della festa di Cristo Re, il fiorire dei "congressi eucaristici" e le apparizioni con l'estendersi dei pellegrinaggi … siano in realtà "la politicizzazione delle devozioni".
Quando la gerarchia cattolica sente di perdere la sua centralità mette in atto delle iniziative che, in nome della devozione, mobilitano i cattolici "in una prospettiva di protesta contro l'apostasia della società alle norme cristiane" (pag. 159).
Mi limito a questo accenno perché, come cultore del metodo storico-critico rispetto alle Scritture, ritengo che sia necessario un grande impegno perché il popolo di Dio conosca quale storia sovente sta alla base di dogmi, feste, devozioni.
Si tratta di strumenti accessibilissimi, ma questo impegno così urgente e prezioso per una fede consapevole, è quasi completamente inevaso. E così prosperano devozioni e superstizioni come una foresta che impedisce di scoprire il messaggio.

Franco Barbero