venerdì 20 ottobre 2017

PREDICAZIONE PER DOMENICA 22 OTTOBRE

Oggi, diversamente da quanto prescrive il lezionario che propone la lettura e la meditazione di Matteo 22,15-21, invito a leggere nel Primo Testamento i due primi capitoli del libro della Genesi.
La gioia degli scienziati che hanno "scoperto" lo scontro di due stelle segnando un nuovo passo nella esplorazione dell'Universo, mi ha fatto trasalire di gioia, di lode verso il Creatore, principio dell'essere, sorgente del tutto, prima scintilla di tutta la catena del cosmo.
1) Il conflitto tra scienza e fede è da tempo definitivamente archiviato. Si tratta di due "linguaggi" diversi. La scienza ci offre dei dati di conoscenza  progressiva, i miti biblici non parlano come uno storico, ma ci dicono  il senso delle cose, ci parlano di quello che "ha generato l'origine".
I miti non possono essere letti come storia, come cronaca, ma sono portatori e svelatori del senso. Essi rispondono alle domande "ultime" e alle domande "prime".
2) E' evidente che i "creazionisti", coloro che sostengono che Genesi 1 e 2 sono il resoconto dei "giorni" con cui Dio operò la creazione, confondono i miti fondativi con la storia.
Oggi questa ideologia, bocciata  sia dalle scienze sia dalla teologia, si chiama fondamentalismo biblico ed esistono  ancora dei gruppi e delle comunità che osano proporla. Si tratta di ignoranza ridicola.
3) Mi ha fatto sorridere e sperare il fatto come ci è stato narrato. Guarda, mi sono detto, che bella notizia!  Quando tra stelle avviene uno scontro, si producono montagne e continenti d'oro e di altre sostanze preziose. Quando, invece, tra noi mortali avvengono degli scontri, spesso viene fuori il peggio di noi...Insomma dobbiamo imparare dalle stelle!!
Non si possono evitare tensioni, scontri e divergenze , ma bisogna imparare l'arte di viverle come esperienze costruttive.
4) Lode a te, Dio, Fonte dell'essere, Fonte d'Amore.
Scoprendo questa "immensità",  il mio amore esplode di gioia. Sento straripare la lode al Dio della creazione, a quella Sorgente di luce, di calore, di energia, di vita, di amore che traspare da tutto l'Universo. 

La scienza fa dono alla mia fede di un ampliamento di orizzonti.
O Dio delle galassie, Dio sconfinato, Dio che stai all'origine di ogni origine, Dio che stai dentro e oltre le cose, oltre tutte le cose e oltre ogni fine delle cose.
Oggi io, sperduto essere, come polvere di stelle e granello si sabbia della sponda dell'oceano, Ti rendo grazie.
Grazie  per ciò che vedo e ciò che non vedrò mai. Eppure, creatura invisibile dentro questa immensità, mi sento raggiunto dal Tuo abbraccio, chiamato per nome dal Tuo Amore. So che dal primo dei miei palpiti fino all'ultimo dei miei giorni ,Tu sei la fonte della vita che è in me e attorno a me. Tu sei inizio dei nostri giorni e porto che ci accogli all'ultimo respiro.
Grazie per tutto ciò che vive in Te e di Te. Grazie per il Tuo amore che non si consuma, la Tua sorgente che non si prosciuga, la Tua energia creativa che si effonde e circola nel libero farsi e disfarsi evolutivo della materia..., come le scienze ci aiutano a scoprire.
Tu sei presenza amorosa  e nascosta dentro il nostro cammino e,  insieme,  sei sempre oltre, Altro, là dove le nostre parole si fanno meraviglia e silenzio.
Tu spirito vitale, scintilla originante il tutto, Tu benedizione dei nostri giorni e delle nostre notti, Tu che raccogli con tenerezza le nostre lacrime e danzi con noi nelle nostre gioie, Tu che sei benedizione e speranza oltre ogni sconfitta e disperazione, accogli oggi la mia adorazione di piccola creatura.
Franco Barbero.