martedì 16 gennaio 2018

FONDARE UN PARTITO: ISTRUZIONI

Ieri è nato un nuovo partito, si chiama Civica Popolare e comprende l’Italia dei Valori (davvero), Italia è Popolare, Alternativa Popolare e Centristi per l’Europa.
Siccome il tuo nome dice chi sei, avrete capito perfettamente che hanno in testa per il Paese. No? Neanche noi. Per i nostri genitori nella Prima repubblica era facile: il Partito comunista si chiamava così perché era comunista e non repubblicano, e il Partito liberale era liberale e non era socialista. Ora è un rompicapo. Quale sarà la differenza fra Direzione Italia e Democrazia solidale? Mah. Fra Democratici e Progressisti e Identità e Azione? Boh.
Vi starete chiedendo: come diavolo li danno ora i nomi ai partiti? Questo ve lo sappiamo dire. Si prendono dei bigliettini e sopra si scrivono parole come Centro, Progresso, Progressisti, Libertà, Liberi, Popolare, Uguali, Italia, Italiani, Nuovo, Democrazia, Democratico, Popolo, Alternativa, Alleanza, Futuro, robe così che vanno bene a tutti. Poi si mettono i bigliettini in un paiolo (o un contenitore equipollente), si mischia per bene e uno bendato ne pesca due a caso. Escono, chessò, Libertà e Popolo? Ecco fatto: Popolo della Libertà. Escono Democratico e Alleanza? Ottimo: Alleanza Democratica. Il bello è che con questo sistema anche voi potete fondare il vostro partito. Provate. Progresso Popolare, Democrazia Libera, Nuovo Futuro, Uguali al Centro. Per simbolo metteteci una pecora, o un asparago, è lo stesso. Come dite? Che è del tutto senza senso? Appunto.
Mattia Feltri – La Stampa 12 gennaio