giovedì 22 febbraio 2018

IL CAFFÉ CHE SALVA MELEGATTI

Metti un pandoro dentro il caffè. Succede a Nord Est, dove la veronese Melegatti che è in crisi, è appena stata salvata dalla Hausbrandt di Trieste, presieduta da Fabrizio Zanetti. Hausbrandt ha comprato per un milione la procura generale per la campagna pasquale delle colombe a marchio Melegatti che è il preludio per un'integrazione tra le due aziende. Il marchio di Verona, sopravvissuto al Natale grazie ai capitali del fondo maltese Abalone, torna nelle mani di un imprenditore italiano, nipote di Massimo Zanetti della Segafredo, e comincia una nuova avventura ripartendo dal Veneto che è la terra di origine della dynasty del caffè. A Trieste anche la famiglia Illy ha comprato altri marchi dell'alimentare, dal cioccolato al tè. E Giovanni Rana prima di Natale si è regalato il ramo della pasta fresca e dei sughi della Buitoni comprandolo dalla Nestlè, così come i Ferrero hanno appena rilevato dal colosso svizzero le sue barrette americane. Insomma l'Italia che fa fatica a fare sistema, quando si tratta di sedersi a tavola prova a proteggere il cibo, le bevande i marchi e i posti di lavoro. Prosit
Sara Bennewitz  

(la Repubblica 9 febbraio)