lunedì 26 febbraio 2018

PAROLE ABUSATE.....

LE RADICI CRISTIANE DELL’ITALIA 
                                    (Beppe Manni - Gazzetta di Modena – 25-2 18)
Anche i politici In quaresima devono fare un esame di coscienza: molti di loro infatti fanno continuamente riferimento alle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa.
Tempo fa i vescovi terrorizzati dal comunismo, raccomandavano agli italiani di votare un partito democratico e cristiano. Con la caduta del comunismo chiedevano di votare partiti che garantissero i valori e i principi ‘non negoziabili’: difesa della vita, della famiglie e delle scuole cattoliche. Oggi saggiamente tacciono. Ma diversi politici di ogni partito amano fare presepi, esibire crocefissi, corone del rosario, farsi vedere nei primi banchi in chiesa e nelle processioni patronali o vantare zie suore in odore di santità.
Tornano a chiedere i voti dei cattolici.
Facendo ammenda non tanto dei voti ricevuti dai mafiosi, del loro comportamento immorale o dell’odio razziale, ma scusandosi di aver fatto leggi laiche e civili come le unioni civili. O di avere toccato qualche privilegio clericale.
Quindi per par condicio è giusto sottoporli tutti all’esame di coscienza, pubblicamente. Prima di tutto sui i dieci comandamenti un antichissimo codice morale condiviso dalle civiltà di ogni tempo: hai rubato, ucciso e danneggiato persone, giurato il falso, fornicato? Ma chi dice di far riferimento alle “radici cristiane” ha qualche obbligo in più. Hai perdonato al nemico? Sei stato mite e pacifico? Quante volte sei stato maldicente, violento, aggressivo o hai covato odio, usato il ricatto e meditato vendette? Siete stati puri di cuore? Per molti di loro le molestie sessuali sono i peccati veniali, ma la percentuale di fornicatori, adulteri, poligami veri o presunti con annullamento della santa rota, violentatori e ‘pedofili’, con minorenni, è piuttosto alto. Ero senza tetto e straniero: mi avete accolto e dato una casa? Piuttosto li lasciamo annegare nel mare nostrum o li picchiamo lungo le strade. Il ricco epulone dava le briciole ai cani e a Lazzaro, ai piedi delle loro laute mense. Molte delle vostre leggi tolgono il pane e le case ai poveri e le danno ai ricchi che hanno regge, barche di lusso e conti all’estero. Non giudicare, “Chi dà dello ‘cretino’ al vicino dovrà rispondere come omicida” (Matteo 5 ss.): uno sgarbi qualsiasi (nomen omen, il nome ne tratteggia il comportamento) offende, calunnia, deride e sbeffeggia l’avversario spesso indifeso. Ancora usate il dialogo con l’avversario per una qualche riconciliazione? Cercate il bene di tutti come “il padre dei cieli che dona la pioggia ai buoni e ai cattivi”? Il vostro cuore di pietra è toccato dalla pietà e dalla misericordia, le virtù che distinguono l’uomo dalla bestia?
Cari politici togliete il povero crocefisso dalle aule pubbliche, non fatevi vedere nelle chiese e pregate se ne avete voglia ‘nel segreto della loro stanza’ facendo un approfondito esame di coscienza privato.
Anche noi in questi giorni di elezioni non ci lasceremo ingannare dalle parole colorate, ma vi esamineremo, facendo memoria dei vostri fatti e misfatti, del presente e passato. Rileggendo non solo i dieci comandamenti ma la Costituzione e il Codice Civile, che non sono parola di dio ma parole condivise di uomini buoni e saggi.