giovedì 22 marzo 2018

ANCORA PADRE PIO

Papa Francesco non è privo di teologia. Ne ha una con molti punti chiari e altrettanti oscuri, medioevali.
I poveri li ha sempre sulla bocca, ma soprattutto li ha nel cuore. Non è poco. Ma usa e rilancia tutta la “brodaglia del devozionalismo” mariano, reliquiario, ossario cercando di utilizzarlo a scopi solidaristici.
Ma è una operazione ambigua. Sul terreno dogmatico, liturgico ed esegetico è un papa immobilista con ricadute all’indietro di stampo oscurantista. Padre Pio è una storia inventate una persona strumentalizzata. Per papa Francesco tutto fa brodo e consenso. Se da una parte in questi cinque anni il papa ha giustamente goduto di un consenso estesissimo e ha suscitato entusiasmo, dall’altra i veri nodi di un autentico rinnovamento teologico, ministeriale, liturgico e dogmatico restano accantonati, nemmeno messi all’ordine del giorno.
Diavolo, santi, madonne, apparizioni, reliquie, santuari, indulgenze sono in piena espansione, con tutta la benedizione papale. Le donne non hanno una reale partecipazione ministeriale, i dogmi vengono ripetuti, il catechismo resta intatto…
Il rischio di illudersi che tutto proceda verso un nuovo cristianesimo sta crescendo. Intanto crescono i cristiani “devozionalisti” e quelli fondamentalisti.

Franco Barbero