lunedì 12 marzo 2018

CINQUE ANNI DI PAPA FRANCESCO

Intanto c'è la "brezza del Vangelo" che il suo ministero  diffonde ogni giorno e già questo solleva  resistenza e lascia un segno positivo.
Francesco ha eletto una enorme quantità di cardinali e vescovi e continua a farlo con ritmo incessante, tanto in Italia che all'estero. Tuttavia non ha affrontato la questione del ministero, la preparazione teologica, e tutti i "terreni" connessi. Siamo pieni di vescovi "francescani" e di preti catecumenali, liturghi, tradizionalisti e madonnari.
La pastorale tappabuchi funziona così e la scossa di Francesco viene riassorbita.
Al più ripetono Bergoglio , ma non vanno oltre...
Le grandi sfide del "linguaggio" con cui riesprimere la fede sono rimandate e, intanto, si sta ben fermi a Nicea, a Calcedonia, ai dogmi mariani, alle reliquie, alle apparizioni, al "Gesù morto per i nostri peccati".....e ai tanti linguaggi facilmente conciliabili con il fondamentalismo più o meno dichiarato. Vedremo nei prossimi anni.
Prima bisogna che muoia Ratzinger, che non dà segnali di vacillamento.
Poi...il tempo è nelle mani di Dio e delle forze di Francesco. Gli auguro di fare il bis: arrivare a dieci anni e avere il coraggio di avviare alcune riforme pastorali, catechetiche e liturgiche che "sconvolgano" qualche dogma e diano spazio reale e decisionale al popolo di Dio.
Franco Barbero