sabato 3 marzo 2018

Comunità cristiana di base di via Città di Gap, Pinerolo

NOTIZIARIO DELLA CASA DELL'ASCOLTO E DELLA PREGHIERA

N°44 marzo '18



In evidenza:

     APPUNTAMENTI DI COMUNITA'

- 4/3: eucarestia

- 5, 12 e 19/3: gruppi biblici

- 11/3: momento di preghiera e ass cdb

- 26/3: celebrazione del Perdono

- 31/3: celebrazione della Pasqua

     ALCUNI APPUNTAMENTI con F. Barbero

- 17/3: festival dell'eresia a Trivero (BI)

    NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

- 7/3 Mobilitiamoci per il creato

- 15/3 Gr. "Amicizia islamo-cristiana"

     RECENSIONI

- P. Rigliano, Sguardi sul genere…


     SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

- Gesù non è morto per nostri peccati

    DALLA NOSTRA COMUNITA'

- Questa comunità

APPUNTAMENTI DI COMUNITA' (via Città di Gap 13 -II piano)

     DOMENICA 4 MARZO dalle 10 alle 11 – Eucarestia (prepara Ines)

     LUNEDI' 5 MARZO dalle ore 15,30 alle ore 17 e dalle ore 21 alle 22,30 - Gruppi biblici: leggiamo il cap.6 del vangelo di Luca.

     DOMENICA 11 MARZO dalle ore 10 alle ore 11 – Momento di preghiera, meditazione e silenzio con eucarestia (come ogni mese, preparano l'incontro Esperanza e Stefania)

     DOMENICA 11 MARZO dalle ore 11 – Assemblea comunitaria: programmiamo insieme le attività di aprile, impostando il notiziario.

     LUNEDI' 12 e 19 MARZO dalle ore 15,30 alle ore 17 e dalle ore 21 alle 22,30 - Gruppi biblici: continuiamo la lettura del vangelo di Luca.

     LUNEDI' 26 MARZO dalle ore 21 alle ore 22:30 – Celebrazione del perdono (preparano Ada, Franca A. e Franca G.)

     SABATO 31 MARZO dalle ore 21 alle ore 22:30 – Celebrazione della Pasqua (preparano Esperanza, Francesco, Franco e Stefania)

     SABATO 7 APRILE dalle ore 17 alle ore 18:30 – Incontro di studio: Franco introdurrà il tema dell'"empatia", commentando alcuni saggi sull'argomento.


ALCUNI APPUNTAMENTI con Franco Barbero

     VENERDI' 9 e 23 MARZO dalle ore 17,45 alle ore 19,15 – Corso biblico a Torino: presso la sede di via Principe Tommaso 4.  Per informazioni 349.7206529 (Maria).

     SABATO 10 MARZO dalle ore 17 – Gruppo adulti "junior" di Rivalta: presso la cascina del "Filo d'Erba" in via Roma.

     SABATO 17 MARZO – Festival dell'eresia a Trivero (BI): presso il Teatro Giletti del comune di Trivero (BI) alle ore 11 Franco relaziona su "La fede di un eretico" e alle ore 11:45 con lo storico Grado Merlo affronta il tema "Eresia ieri e oggi". Questi interventi sono inseriti nel contesto della prima edizione del "Festival dell'eresia" che prevede una serie di iniziative da giovedì 15 a domenica 18 marzo. Per informazioni: www.comune.trivero.bi.it; tel. 015.7592214-921111 (orari uffici) e cell. 348.8046036.

     MERCOLEDI' 21 MARZO – Gruppo biblico dei giovani a Pinerolo presso la sede della comunità in via Città di Gap, 13.

     DOMENICA 25 MARZO dalle ore 10:30 alle 15:30 – Incontro mensile di preghiera e confronto della Comunità nascente di Torino in via Principe Tommaso 4. Alle ore 10:30 inizio eucarestia. A seguire pranzo comunitario autogestito (chi desidera potrà portare qualcosa) e nel pomeriggio programmazione. L'incontro terminerà verso le ore 15,30. Per ulteriori informazioni: Anna Serafini 338-3311616 e blog http://comunitanascentetorino.blogspot.it/

     MERCOLEDI' 28 MARZO alle ore 15 e alle ore 20:30 – Parrocchia di San Lazzaro a Pinerolo: predicazione nella liturgie che aprono la settimana santa.

     SABATO 31 MARZO dalle ore 16 – Convegno su intersessualità e transessualità ad Alba: l'incontro è organizzato dall'AGEDO locale. Per informazioni: 346.6142175.


NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

Incontro con la CdB "Viottoli" di Pinerolo

Domenica 25 febbraio abbiamo realizzato il desiderio comune di incontrarci e dialogare con la comunità di base "Viottoli" di Pinerolo. E' stata l'occasione per chiarire ulteriormente le motivazioni e le prospettive dei nostri diversi cammini all'interno del percorso comune nel movimento delle comunità cristiane di base. Abbiamo riscontrato con gioia quanto siano profonde le nostre radici comuni e intensi i nostri vincoli fraterni e sororali.

cdb di via Città di Gap – Pinerolo

Mobilitiamoci per il creato a Pinerolo

Mercoledì 7 marzo alle ore 20:45 a Pinerolo, presso il seminario in via Trieste 44, la diocesi propone un incontro sul tema "Mobilitiamoci per il creato". Parteciperanno il gastronomo, sociologo e scrittore Carlo Petrini, il meteorologo, divulgatore scientifico e climatologo Luca Mercalli e il vescovo di Rieti Domenico Pompili. Introdurranno il vescovo di Pinerolo Derio Olivero e il sindaco Luca Salvai.

Gruppo biblico giovani

Il gruppo dei giovani che si radunerà di nuovo mercoledì 21 marzo nella sede della comunità di via città di Gap 13 a Pinerolo è una realtà così ricca e promettente che ci riempie di gioia.
Stiamo percorrendo il "sentiero delle domande" che nascono dalla vita quotidiana di ventenni-trentenni per cercare insieme alcune "testimonianze bibliche" che ci aiutino a connetterci con il senso della vita e della fede.
Non una ricerca che parta da un dogma ma un gruppo in cui andiamo insieme alla scoperta di un Dio fuori dagli schemi catechistici tradizionali. Altri e altre stanno arrivando...

La Scala di Giacobbe (Gruppo composto da persone gay, lesbiche, bisex, transgender)

Sabato 17 marzo alle ore 16 presso la sede dell'associazione "F.A.T." in vicolo carceri 1 a Pinerolo, insieme agli esperti del gruppo salute di Arcigay faremo il punto sulla situazione attuale delle malattie sessualmente trasmissibili. Sarà inoltre possibile effettuare gratuitamente il test HIV. Incontro organizzato in collaborazione con Arcigay Torino e A.S.L. TO2. Alle ore 19,30 cena (è necessaria la prenotazione scrivendo all'indirizzo lascaladigiacobbe@gmail.com). A seguire proiezione di un film a tematica lgbt. Ti aspettiamo! https://www.facebook.com/lascaladigiacobbe.pinerolo

Gruppo amicizia islamo-cristiana

Giovedì 22 febbraio ci siamo incontrati in una saletta della parrocchia di San Lazzaro per definire meglio i dettagli organizzativi delle molte iniziative in cantiere.

-   E' confermato l'incontro pubblico con la prof.ssa Roberta Ricucci di domenica 8 aprile alle ore 17, presso la sala del "Circolo dei lettori" in via Duomo 1 a Pinerolo. Il tema dell'incontro è "Le paure di fronte al pluralismo culturale e religioso".

La relatrice presenterà i diversi volti dei migranti in Italia, evidenziando alcune peculiari caratteristiche del rapporto fra cittadini stranieri e diversi ambiti della quotidianità (lavoro, scuola, casa, salute, partecipazione civica e politica). In tale quadro un approfondimento sarà dedicato al tema specifico del confronto con l'Islam.

Roberta Ricucci studia i processi di mobilità internazionale, le dinamiche di integrazione socio-culturale e religiosa, con particolare attenzione ai percorsi dei giovani. Lavora presso l'Università di Torino, dove insegna sociologia dell'islam e delle relazioni interetniche.

-   Ci stiamo attivando per far partire dei corsi di arabo per bambini e adulti, cercando di coinvolgere anche alcune scuole pubbliche del pinerolese.

-   Per definire i dettagli organizzativi di queste ed altre iniziative ci incontriamo giovedì 15 marzo alle ore 20:30 presso il Tempio valdese di Pinerolo.

Gruppo "Uscire dalle guerre"

L'incontro pubblico del 14 febbraio con la giornalista e scrittrice iraniana Farian Sabahi è andato molto bene ed ha visto una buona partecipazione. Il prossimo incontro organizzativo del nostro gruppo sarà lunedì 12 marzo alle ore 17,30 presso la parrocchia di S. Lazzaro.


RECENSIONI E SEGNALAZIONI a cura di Franco Barbero

A cura di Paolo Rigliano, Sguardi sul genere. Voci in dialogo


Proprio mentre si fa martellante l'iniziativa dei fondamentalisti, cattolici e non, i quali hanno inventato l'ideologia gender che costituirebbe la distruzione del modello unico di famiglia, diventa necessario far luce sugli studi di genere che si stanno sviluppando con grande lucidità e fecondità.

Il libro, che qui segnalo e raccomando, compie alcune operazioni fondamentali. Si parte dalla consapevolezza che in larga misura ci manca un vocabolario adeguato alla realtà, un linguaggio corretto per accostarci  alle questioni di genere. Regna sovrana la confusione dei linguaggi. Identità sessuale, sesso biologico, identità di genere, ruolo di genere, orientamento sessuale, identità di orientamento sessuale.... non sono concetti acquisiti nella comunicazione quotidiana nei vari ambienti della nostra vita, nelle scuole, nei giornali e nei vari strumenti più accessibili ai cittadini.

Concetti come fluidità sessuale, intersessualità, disforia di genere non sono assolutamente noti nel campo degli operatori sanitari, degli educatori. Spesso sono pressoché sconosciuti da coloro che nelle chiese esercitano  un ministero di  insegnamento o di cura pastorale.

Esiste ancora, come retroterra culturale, una concezione antropologica esclusivamente "binaria", maschio e femmina, uomo e donna, fuori dalla quale o si è condannati all'invisibilità o si è dichiarati malati.

Il linguaggio e la mentalità del patologico hanno condotto spesso a definire malattia o disturbo ciò che fuoriusciva dalla classificazione binaria. Spesso la nostra ignoranza si traduce  in linguaggi emarginanti, escludenti, che bollano di patologico ogni territorio umano e relazionale sconosciuto. La fecondità degli studi di genere consiste nella capacità di rompere l'accerchiamento del paradigma binario.

Mi sembra doveroso avvertire il lettore e la lettrice del fatto che queste pagine sono spesso  difficili da leggere e  da concettualizzare. Esse rappresentano un aiuto ad entrare nel mondo delle persone e delle relazioni plurali, ma non hanno la presunzione di dire l'ultima parola su alcune questioni tuttora controverse. In ogni caso ringrazio vivamente gli Autori e le Autrici di questa audace impresa di ricerca perché ci offrono un contributo preziosissimo per aiutarci a lasciare alle spalle le visioni binarie e rigide di cui sono piene la nostra cultura occidentale e le nostre teologie.

Caro lettore e cara lettrice, la realtà è più ricca, varia e sorprendente di quanto gli stereotipi ci abbiamo fatto vedere.

Allarghiamo lo sguardo con stupore e, ancora una volta, lodiamo il Dio della creazione che fa fiorire il suo giardino nella pluralità e nelle differenze. Scienza e fede stanno aiutandoci ad amare ogni fiore del giardino... Buona lettura.


Mauro Orletti, Guida alle reliquie miracolose d'Italia


Troverete un po' di tutto in questo libro ma soprattutto ben 13 prepuzi di Gesù.

C'è da ridere a crepapelle e c'è da essere sgomenti per la diffusione autorizzata di simili sconce devozioni.

Nei prossimi giorni pubblicherò un dettagliato elenco di queste reliquie per evidenziare che in sostanza tutto fa brodo e tutto questo occulta la fede.

In libreria per Quodlibet, 2018, pp. 229, € 16,90


SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

Gesù non è morto per espiare i nostri peccati


Nel periodo pasquale sentiamo ripetere una formula liturgica che, in realtà, ritorna molto spesso nelle celebrazioni sia cattoliche che protestanti: "Gesù è morto per i nostri peccati", "Gesù vittima di espiazione", "agnello di Dio", Dio ha deciso la sua morte per la nostra salvezza. Oltre quarant'anni fa, a seguito di tanti studiosi e studiose della Bibbia, documentai il senso, il contesto, il linguaggio e la teologia che dettero corpo a questa formula e perché oggi essa risulti teologicamente inutilizzabile. Nel mio libro "L'ultima ruota del carro"(2001) presentai più approfonditamente la genesi di tale teologia che rende maturi i tempi per abbandonarla.
1) Intanto la morte di Gesù fu la conseguenza delle sue scelte "politiche", culturali e religiose. Si schierò dalla parte dei poveri e del Dio della loro liberazione. I poteri non potevano perdonargli questa libertà sovversiva. Rispettiamo la verità storica.
2) Fare di Dio un giudice, un contabile, un ragioniere che cerca di "saldare il conto dei peccati umani", designando il Suo inviato, il "figlio" come vittima designata alla morte per "pareggiare" debito e espiazione, significa stravolgere il volto di Dio.
3) La teologia del capro espiatorio cancella totalmente la realtà del Dio che ci ama gratuitamente, che vuole conversione e non espiazione.
È difficile per noi accogliere la novità dell'amore gratuito e in tutte le tradizioni religiose le categorie della contrattualità proiettano spesso su Dio concezioni e comportamenti umani, sovente anche segnati dalla cultura patriarcale e sacrificale.
4) Mentre nelle origini cristiane si trovano molti modi e non esiste un modello interpretativo unico ed esclusivo per interpretare la morte di Gesù, lentamente, come la "divinizzazione" di Gesù, la concezione espiatoria divenne progressivamente quella principale, quasi unica. Quando una interpretazione diventa dogma, siamo ormai alla prevalenza ideologica.
5) Oltre a trasformare l'immagine di Dio o renderlo sadico e tutto dedito a verificare che i conti della sua "santità e dignità divina" siano a posto (la dottrina anselmiana della satisfactio), questa ideologia oscura e cancella il percorso di ricerca appassionato e di fedeltà a Dio e ai poveri che caratterizzò tutta l'esistenza storica del nazareno che amò, che scelse di amare fino alla fine. Che non si fermò nemmeno di fronte alla condanna a morte. Di questo la sua morte ci dà testimonianza; in questo senso la sua morte ci parla ancora, è per noi una testimonianza che non cesserà mai di chiamarci sulla strada della fedeltà a Dio e ai poveri.
6) Da questa ideologia espiatoria una diffusa spiritualità cristiana ha tratto conseguenze drammatiche: "Ho sbagliato, ho peccato: dovrò espiare". Per molte vite questa deviazione diventò così perversa che essere cristiani/e si concentrò sull'espiazione dei propri errori e dei "peccati del mondo". Così la fede abbracciò il destino della sofferenza, di un rapporto con Dio privo della gioia del suo amore gratuito. Qualcuno si permise di suggerire di "espiare per le anime del Purgatorio". È la storia della mistica del potere.
7) Coraggio: eliminiamo questa "bestemmia" dalle nostre liturgie, dal Catechismo della Chiesa cattolica che ne fa un dogma. Però esprimiamo con piena convinzione di fede la nostra gratitudine a Dio: "In Gesù ci hai dato il testimone umano del Tuo amore, un amore che sa dare la vita per un mondo di fratelli e sorelle. Tutti ci spingi a camminare in questa direzione. Per questo la morte di Gesù ci parla ancora e ci indica la strada della fedeltà a Te, Dio della giustizia, e la strada della solidarietà con gli ultimi/e della carovana.

Franco Barbero

Femminicidio


"Non ci sono parole per questa tragedia", ha detto stamattina il giornalista radiofonico che commentava la notizia del tentativo di uccidere Antonietta Gargiulo e della morte delle sue due bambine per mano dell'uomo da cui si stava separando, il loro padre.

Non è vero che le parole non ci sono. E' vero invece che ci rifiutiamo di usare quelle giuste e continuiamo a pronunciare quelle sbagliate.

La parola giusta è "femminicidio", cioè la morte di una donna progettata da un uomo perché si rifiutava di agire secondo le sue aspettative. E' una parola che dice due cose: che è morta una donna, sì, ma anche il perché. 

La parola sbagliata è "tragedia", perché richiama l'immaginario teatrale e inserisce quello che è successo in un quadro da sceneggiata sentimentale dove le persone coinvolte risultano alla fine tutte in balia del destino. Ma non ha sparato il destino: ha sparato un uomo.

La parola sbagliata è "esasperato dalla separazione in atto". E' sbagliata perché regala un alibi emotivo all'assassino e insinua che la vera colpevole fosse la donna che aveva deciso di interrompere la relazione. 

La parola sbagliata è "follia", è "raptus". Nessun femminicidio avviene di punto in bianco: tutti sono la punta estrema di un crescendo di violenze che in questo caso, come in molti altri, erano state rese note anche alle forze dell'ordine. Ogni femminicidio è l'esito di un progetto di annichilimento. Considerare reato solo la fine di questo progetto significa non poterla mai impedire.

Spiace leggere sui giornali ancora parole come queste. Indigna che una donna sia andata a chiedere aiuto alle forze dell'ordine e non sia stata presa sul serio perché ha dichiarato "solo" la sua paura. 

Addolora sapere quante donne, leggendo che denunciare non serve a salvarsi, a denunciare forse adesso rinunceranno.

Servono soldi ai centri antiviolenza, i soli che prendono sul serio la paura delle donne ancora vive. Servono progetti di formazione scolastica contro gli stereotipi di genere che ancora costruiscono il maschile possessivo ed esigono il femminile remissivo. Serve educare i giovani all'addio inevitabile, alla sconfitta che fa parte dell'umano, alla perdita vissuta con responsabilità, in modo che l'unica via di risoluzione al dolore non sia più la distruzione di quello che ci fa soffrire.  

Leggete i programmi elettorali. Ditemi queste cose dove le trovate.

Michela Murgia

Il diavolo di padre Cesare


Quando sento preti ignoranti, sessuofobici e omofobici, come padre Cesare, avverto una offesa alla mia fede di cristiano e di teologo documentato.

Tutto il linguaggio "diabolico" non significa mai una presenza personale e spirituale: si tratta di un linguaggio simbolico e mitico per esprimere la presenza multiforme e seduttiva del male. Come si possa ancora oggi  tollerare nella chiesa la presenza e l'azione di "esorcisti" costituisce un fatto di arretratezza culturale scandalosa.

Augias avrebbe anche potuto invitare  una voce diversa per non rendere ridicola la fede di molti credenti. Gli esorcisti coltivano nella chiesa sia l'ignoranza che la paura.

Ne ho conosciuti parecchi:  tutti bisognosi di cure psicologiche e tutti con problemi legati alla sfera affettiva e sessuale.

Franco Barbero

Parola e silenzio


Facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola, perché i nostri pensieri sono già rivolti verso la Parola.

Facciamo silenzio dopo l'ascolto della Parola, perché questa ci parla ancora, vive e dimora in noi.


Esperienze religiose di Gesù


"I Vangeli ci parlano chiaramente della preghiera di Gesù e dei modi in cui avveniva. Approfondire questa particolare esperienza religiosa, servendosi anche di tutti gli strumenti che può offrire l'antropologia culturale, è di interesse straordinario...

Questa attenzione ci permette forse di gettare luce su altri problemi connessi...

Il primo è quello della relazione tra esperienza religiosa intima di Gesù e Gesù come maestro di vita...

Questa attenzione alla dimensione verticale, strettamente religiosa di Gesù, mi permette di parlare, seppure rapidamente, di uno dei criteri metodologici che ho seguito nella ricostruzione del Gesù storico.... Ho tentato di contrastare l'opposizione che trovo a volte nella letteratura esegetica tra un Gesù sociale e un Gesù religioso...

Il messaggio di Gesù è insieme radicalmente sociale e radicalmente religioso. Gesù è totalmente verticale e totalmente orizzontale.
La sua concentrazione su Dio è la concentrazione sul Dio ebraico che interviene nel mondo... L'amore di Dio per Gesù è contemporaneamente, inscindibilmente, amore dell'uomo."

Mauro Pesce (da "L'enigma Gesù", ed. Carocci, p.97)

Quando una teologa fa sul serio


Ieri sera a Pinerolo i gruppi "La  Scala di Giacobbe" e "Cammini di speranza" hanno organizzato alla Biblioteca Alliaudi la presentazione  del libro "Il genere di Dio".

L'Autrice, la teologa Selene Zorzi, ci ha regalato una presentazione del suo lavoro di ricerca, con grande lucidità e pari passione.

Ho percepito in lei il dono e il servizio di "dire Dio oggi" dentro questo presente ricco di domande da ascoltare. Senza l'ascolto profondo della vita reale, della "carne" storicamente situata delle persone, la teologia diventa un esercizio  verbale auto referenziale.

Selene Zorzi è riuscita a farci gustare la gioia di apprendere nuovi linguaggi per fare più adeguatamente i conti con tutto il vasto territorio delle relazioni.

Resta uno spazio di impegno straordinariamente ampio su tutte le "questioni del genere" in cui compaiono e si aprono nuove finestre.

I territori delle relazioni, secondo gli studi di genere, ci aiutano ad uscire dai nostri "modelli" statici, dal binarismo uomo-donna, maschio-femmina e ci aprono le finestre Glbtq e il mondo delle persone intersessuali.

La fede, se è adulta, guarda con fiducia i nuovi interrogativi e le nuove "presenze" finalmente visibili. Finalmente si fa chiaro l'appello a superare il patriarcato e il modello unico in un dialogo motivato contro le derive  dei vari fondamentalismi.

Grazie, cara Selene, ti sentiamo maestra, testimone e compagna del nostro cammino.

 

don Franco Barbero

Una cosa piccola


Può essere importante anche una cosa piccola. Modesta. Informe. Ma preziosa. Ma segreta. Ma custodita nel buio della madia: come il lievito.
Non esiste soltanto l'immediato. Vedi il pane e lo tagli. Vedi l'uovo e te lo bevi, vedi l'uva e te la mangi.

Esiste anche ciò che è differito, è dilazionato. Ciò che oggi sembra piccolo e inutile, ma domani, se debitamente impastato, si rivelerà grande e buono: come il lievito.


DALLA NOSTRA COMUNITA'


Questa comunità

  • Speriamo che, spenti i fuochi elettorali, si apra un varco verso una stagione culturale e politica di riflessione costruttiva e di iniziative indirizzate al bene comune.
  • Siamo ancora in attesa che il vescovo ci proponga e concordi con noi la data della sua venuta in via città di Gap per incontrare la nostra comunità.
  • Il cammino verso la Pasqua è nutrito dalla lettura dei capitoli 6-7-8 del Vangelo di Luca. Nelle celebrazioni della settimana di Pasqua cercheremo di riaccendere in noi "la fiamma della resurrezione", come appello ad amare i giorni che ci sono dati, nonostante i mille segnali di violenza e di morte.
  • Mentre è importante come cittadini e cittadine essere presenti  e attivi sui temi dell'ecologia e della pace, come comunità cristiana dovremo intensificare la nostra riflessione e il  nostro impegno nei riguardi del sempre più diffuso devozionalismo e del crescente fondamentalismo.
  • Esprimiamo la nostra vicinanza affettuosa a tutti i fratelli e le sorelle che, in questo strano inverno, vivono momenti di fragilità a causa della salute.

Il nostro notiziario


Diversi lettori ricevono ormai via e-mail questo notiziario. Abbiamo così ridotto il numero di copie cartacee stampate. I precedenti numeri sono esauriti. Chi desidera riceverlo via mail ci risparmia una spesa consistente. Contattare Francesco (giupaz@tin.it; 320-0842573).

CONTATTI

In attesa del sito della comunità, in fase di preparazione, le notizie riguardanti la comunità possono essere trovate nel blog http://donfrancobarbero.blogspot.it/