La
cipolla è un’altra cosa.
Interiora
non ne ha.
Completamente
cipolla
Fino
alla cipollità.
Cipolluta
di fuori, cipollosa fino al cuore, potrebbe guardarsi dentro
senza
provare timore. In noi ignoto e selve di pelle appena coperti,
interni
d’inferno, violenta anatomia,
ma
nella cipolla-cipolla, non visceri ritorti.
Coerente
è la cipolla, riuscita è la cipolla.
Nell’una
ecco sta l’altra, nella maggiore la minore,
nella
seguente la successiva, cioè la terza e la quarta.
Una
centripeta fuga.
Un’eco
in coro composta.
La
cipolla, d’accordo: il più bel ventre del mondo.
A
propria lode di aureole da sé si avvolge in tondo.
In
noi – grasso, nervi, vene, muchi e secrezione.
E
a noi resta negata
l’idiozia
della perfezione.
Wislawa
Szymborska (da
Riforma 13 aprile)