martedì 24 aprile 2018

Nigeria vietati i riti Vudu

La storia a volte sa scrivere pagine belle e questa è una di quelle, finalmente. A Benin city l'Oba Ewuare II, la massima autorità religiosa del popolo Edo ha formulato un editto di revoca di tutti i riti vudu con i quali si vincolavano le ragazze, soggette al traffico sessuale obbligando quindi i sacerdoti juju a non praticarne più. A parlare della stregoneria, soprattutto in certe parti dell'Africa, ci vorrebbe una letteratura, che peraltro già esiste, lunga e articolata. Non è lo scopo che ci prefiggiamo nel darvi questa notizia. Volevamo con voi gioire di un fatto che, seppure nei paesi occidentali non è conosciuto, almeno ai giorni nostri, ma che la storia ci ha insegnato a conoscere nei tempi bui dell'oscurantismo, una per tutti Giovanna d'Arco.
L'emittente Enews Channel Africa spiega che con questa decisione si potrebbe evitare che migliaia di ragazze nigeriane vengano costrette a prostituirsi in Europa - fenomeno che conosciamo molto bene anche noi italiani - per ripagare il debito che avevano contratto con i trafficanti le cui stime si aggirano fra i 200 e i 40mila euro ciascuna. É una decisione che libera queste poverette, per la maggior parte provenienti proprio dallo Stato di Edo. Francesca De Massi, responsabile di una casa rifugio contro la tratta, la violenza e la discriminazione dice: «Questa cerimonia è un fatto di portata storica che può avere enormi implicazioni. Potrebbe incrementare il numero di denunce contro i trafficanti ed aiutare a liberarsi». Le cifre italiane rilevano che dal 2014 ad oggi, c'è stato un incremento del 600% di ragazze arrivate da noi e nel 2016 il numero complessivo era di 11mila. Ecco come nel paese di santi, navigatori e poeti, si è potuto e purtroppo ancora si può assistere al degrado morale di chi non si pone il problema di cosa significa «accompagnarsi» con una ragazza di colore che ha cercato qui, il suo piccolo angolo di cielo.
Caterina dalle Ave

(Rocca 15 aprile)