giovedì 3 maggio 2018

CONDANNE SULLE FRASI DI ABU MAZEN SUGLI EBREI E LA SHOAH

"Nel maggio caldissimo che si annuncia in Israele per lo spostamento dell'ambasciata USA a Gerusalemme, piombano le parole in libertà di Abu Mazen.
In un discorso al Consiglio nazionale, il Presidente palestinese, 83anni, ha prima negato che esista una relazione fra gli ebrei e la terra di Israele. Poi  - citando "tre scrittori ebrei" di cui però non ha fatto il nome - ha sostenuto che le persecuzioni antisemite, Shoah compresa, sono state un prodotto dei "comportamenti sociali" come "l'usura, le banche e cose del genere".
Immediate e da tutto il mondo le reazioni. 
Israele si è detta "disgustata", e lo ha chiamato " antisemita e negazionista".
Ferme condanne pure da UE, Germania e Onu.
Marco Ansaldo, (Repubblica 2 maggio).

E' ovvio che le falsità delle espressioni di Abu Mazen, veicolino odio, disprezzo, antisemitismo. Così, offendendo la verità storica, travisando la realtà, ha dato man forte ad un tiranno ed assassino come Netanhyau. Altro è condannare il governo d'Israele, altro è fare antisemitismo.
Franco Barbero