martedì 8 maggio 2018

Esorcisti antigrasso

Quando non c'erano gli antibiotici, ci si affidava ai miracoli nella speranza che lassù ci fosse un principio attivo più forte del male. Erano tempi in cui bastava un bacillo qualsiasi per andarsene all'altro mondo. E niente curava timori e leniva dolori come l'idea di una potenza sconfinata, in grado di andare al di là dei limiti della natura, di rendere possibile l'impossibile. Insomma i miracoli sono i colpi di teatro del sacro, gli atti di governo della provvidenza. Per questo, come diceva Sigmund Freud, i successi terapeutici della psicoanalisi non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di Lourdes. Perché coloro che credono nei poteri della Madonna sono molti di più di quelli che credono all'esistenza dell'inconscio. Ma se proprio dobbiamo fare affidamento in qualcosa che non si vede, gli ribatteva Karl Kraus, allora è meglio credere ai miracoli.
Da sempre il miracolo è questione di credenza e potenza. L'una e l'altra hanno a che fare con l'insondabile. Forse è per questo che, nonostante le terapie geniche e la medicina hi-tech, la domanda di questi interventi straordinari non conosce flessioni. Perché i fattori di rischio si sono disseminati e l'insicurezza dilaga come la peste. Così i santuari tradizionali, come Cascia, San Giovanni Rotondo, Sant'Antonio di Padova si riempiono di schiere di fedeli che si raccomandano a santi e Madonne, tradizionali erogatori di guarigioni e rassicurazioni. Oltre a servizi da terzo settore, come nel caso di Santa Rita, la patrona delle cause impossibili, che aiuta a trovare lavoro, appartamenti in affitto a buon mercato e perfino a ottenere trasferimenti. O a riacchiappare il partner in fuga. Ma sono in crescita soprattutto i luoghi ad alta specializzazione, come il santuario napoletano di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, che rende fertili uomini e donne proprio come un'antica dea della fecondità. Arrivano da tutto il mondo e si mettono in coda sin dalle prime luci dell'alba, convinti che sedersi sulla sedia della santa farà quel che la medicina non è riuscita a fare. E chi non può andare a chiedere di persona lo fa online. Basta connettersi all'ora giusta e si recita il rosario in community.
In realtà, ieri come oggi, la domanda miracolistica nasce da una crisi, individuale o collettiva, economica o sociale. E proprio quando tutto sembra perduto che si decide a che santo votarsi. E i più gettonati sono quelli che nei secoli hanno fatto più assist vincenti. D'altra parte questi record celesti sono la prova del nove della credenza. E senza di loro la religione si riduce alle pallide astrazioni della teologia.
In fondo i miracoli sono sempre gli stessi, ma sempre diversi, perché prendono le forme del loro tempo e dei suoi bisogni, speranze, paure dominanti. Oggi per esempio, in piena religione della magrezza, sono richiestissimi i dimagrimenti istantanei, che negli Usa danno da vivere a un esercito di predicatori e di esorcisti antigrasso. E spopolano anche le impetrazioni sportive, visto che secondo un sondaggio recente, sono sempre di più a credere che Dio influenzi direttamente i risultati delle partite. Evidentemente la settimana scorsa a Madrid era distratto. O teneva per il Real.
Marino Niola

(Il Venerdì 20 aprile)