sabato 12 maggio 2018

"Due incompetenti vogliono farci votare con le infradito"

ROMA. «Salvini e Di Maio sono incompetenti e ignoranti, nel senso che ignorano le norme. E poi, complimenti, chiedono agli elettori di riporre un attimo le infradito da spiaggia, e di andare alle urne… voglio vedere se le famiglie italiane lo faranno».
Emma Bonino si sfoga, dopo avere portato ieri pomeriggio al Quirinale, durante le consultazioni, un dossier di quattro pagine in cui si spiega con raffronti e tabelle, perché votare in estate, o anche in autunno, è «uno sfregio democratico». Lancia l'allarme, Bonino: «Sarebbe una ferita all'abbecedario della democrazia». Non solo per le ragioni politiche, perché si scioglie una legislatura prima ancora di averla fatta nascere, perché ci si consegna all'astensionismo, ma anche perché «le procedure previste dalla legge elettorale Rosatellum per presentare le liste sono incompatibili con tempi tanto risicati». Una tecnicalità? «Un vulnus allo Stato di diritto.
Sarebbe una situazione discriminatoria di per sé».
Ecco l'allerta di Bonino: «Con le elezioni super ravvicinate infatti, potrebbero presentarsi nella competizione elettorale solo Pd, M5Stelle e il centrodestra: tutti gli altri sono esclusi perché non c'è l'esenzione dalla raccolta delle firme. Sono esentati solo i partiti che abbiano un gruppo sia alla Camera che al Senato». Non ce l'ha "+Europa", il movimento che ha corso alle elezioni del 4 marzo in alleanza con il Pd, non raggiungendo il 3%, e fondato dalla leader radicale con Riccardo Magi, Benedetto Della Vedova, Bruno Tabacci. Ma non ce l'hanno neppure i centristi che si sono presentati con "Civica Popolare", anche loro alleati con i Dem, né "Insieme" di Riccardo Nencini. Anche "Liberi e uguali", la lista di Pietro Grasso, di Pierluigi Bersani e Laura Boldrini, sarà obbligata alla raccolta di firme avendo il gruppo soltanto a Montecitorio. Un'impresa tutto sommato semplice? «Il Rosatellum prevede che se ne raccolgano 50 mila di firme – in caso di elezioni anticipate 25 mila – ma sulle liste già complete.
Significherebbe cominciare subito a preparare le liste.
Collegio per collegio, per i 63 collegi". Di questa «ferita democratica importante e semplificazione brutale del sistema politico», Bonino - al Colle con Nencini - ha parlato al capo dello Stato. «Gli abbiamo espresso la più viva preoccupazione sulla procedura democratica, o meglio anti democratica, delle elezioni super accelerate». Il capo dello Stato ha fatto sua la preoccupazione, indicandola tra le controindicazioni del voto estivo o autunnale. Bonino è per l'appoggio al governo del presidente. Ritiene indispensabile che l'Italia possa a pieno titolo svolgere il suo ruolo in Europa. «Il governo del presidente della Repubblica avrà comunque bisogno di una maggioranza. Nella situazione in cui siamo arrivati non vedo altra scelta. Aggiungo che, legalmente parlando, la prima data utile per il voto è il 22 luglio. E quelli che parlano di voto estivo chiedano loro a milioni di famiglie di rientrare dalle vacanze per andare alle urne». Bonino sottolinea l'urgenza di un governo a pieno titolo per riprendere l'iniziativa italiana in Europa, sin dal vertice sui Balcani per arrivare a fine giugno.
Giovanna Casadio

(la Repubblica, 8 maggio)