lunedì 25 giugno 2018

C'è una parola che il presidente Temer non pronuncia mai

RIO DEI JANEIRO. In due anni di presidenza del Brasile Michel Temer ha evitato sempre di parlare di corruzione.
Perché è accusato di aver intascato tangenti in due inchieste (con una terza che si sta affacciando) e perché il tema non gli sembra rilevante. Eppure è uno degli argomenti centrali della campagna elettorale che entrerà nel vivo il 15 agosto. Un sondaggio di Trasparency international gli ha fatto le pulci.
Ha scoperto che nei 349 discorsi tenuti nei 24 mesi di permanenza a Planalto si è limitato solo due volte a pronunciare la fatidica parola. È stato costretto. La prima nel giugno del 2016 quando ha inaugurato il ministero della Trasparenza che si occupa appunto di corruzione. La seconda al vertice delle Americhe a Lima nell'aprile di quest'anno.
Era dedicato alla corruzione.
Daniele Mastrogiacomo

(la Repubblica 15 giugno)