domenica 24 giugno 2018

Intervista
Don Liberio Andreatta "Quando con Giorgetti benedissi l'ufficio di Parnasi"

​Il ministro Matteo Salvini non sa nulla delle cene riservate tra il suo braccio destro Giancarlo Giorgetti, Luca Lanzalone e Luca Parnasi. Per fortuna c'è qualcuno che invece, di quelle cene, ricorda dettagli e ospiti. Tra i quali, racconta a Repubblica, proprio Salvini. Quel qualcuno è monsignor Liberio Andreatta, altissimo monsignore in pensione, già capo dell'Opera Romana Pellegrinaggi. Uno dei più facoltosi prelati italiani. «Di Salvini e Giorgetti - spiega - sono amico personale da moltissimo tempo; di Parnasi anche, ho celebrato il matrimonio, ho battezzato la figlia, detto messa per le nozze d'oro dei genitori e celebrato il funerale di papà».
Monsignor Liberio è lei il sacerdote intercettato carabinieri a pranzo con Giorgetti e Parnasi?
«Non credo. Ricordo una cena con Salvini, Parnasi e Giorgetti, tanto tempo fa, in occasione dell'inaugurazione della casa nuova di Parnasi ai Parioli. Mi chiamarono per la benedizione. Andai lì con il mio scooter Beverly. Ricordo che non trovavo l'indirizzo. Ma un pranzo no, penso di poterlo escludere».
Di cosa si parlò a quella cena?
«Di calcio. Parlavano della Lazio. E infatti io mi sono annoiato. Ma è successo l'anno scorso».
È sicuro che non vi siate visti anche a pranzo?
«Sicuro»
L'incontro risulta agli atti dei carabinieri. Non ha un'agenda dove controllare?
«Aspetti un attimo che controllo…avete ragione! Sì ora ricordo: il 16 maggio».
Appena un mese fa.
«Sì! Era in occasione della benedizione dei nuovi uffici di Parnasi, in via Lazio. Siamo andati in un ristorante lì sotto. Ricordo che ho fatto anche la battuta a Parnasi: "sei della Roma e ti sei comprato gli uffici in via Lazio". Dopo pranzo siamo saliti tutti e tre per la benedizione».
Giorgetti era presente alla benedizione degli uffici del costruttore?
«Sì certo c'era anche lui, siamo tutti molto amici. Però Giorgetti aveva molta fretta di andarsene. E ora che mi ci fa pensare non voleva nemmeno salire».
Ha mai sentito parlare di Luca Lanzalone?
«No, è una persona che non conosco».
Si ricorda di cosa parlarono al pranzo del 16 maggio? Di politica? Dello stadio della Roma?
«Sinceramente non ricordo. Ma loro non parlano mai di queste cose davanti a me».
ma.me.-fa-to

(la Repubblica 16 giugno)