martedì 19 giugno 2018

UN DOGMA DA CANCELLARE


“Benché Gesù non sia stato un predicatore dell’inferno e di vendette divine, l’inferno ha messo radici e ha trionfato nel cristianesimo. La Chiesa si è convertita in un’ardente predicatrice dell’inferno e delle sue pene, piuttosto che del cielo, dal momento che la sua divina minaccia costituiva il mezzo migliore per mantenere i fedeli buoni e obbedienti. 
I pastori della Chiesa hanno saputo inculcare l’orrore e il terrore nel corpo delle loro pecore, come se Dio fosse un segugio o un cerbero. In questo modo i pastori, pensando che così le cose sarebbero andate meglio per loro, al posto d’insegnare agli uomini l’amore, la bontà e la misericordia infinita di Dio, hanno inoculato il veleno della paura e del terrore divini, lo spavento di fronte a un Dio castigatore e giustiziere. 
E stiamo continuando così, sia pure in grado minore. Con tutto ciò, la Chiesa ha perso da tempo la nozione di pedagogia umana e anche, chiaramente, il senso di Dio.
Nonostante la dottrina dogmatica della Chiesa sull’inferno e le sue tremende ed eterne pene, ci sono stati molti teologi che, lungo la storia, l’hanno negato fermamente. Non soltanto Origene nel III secolo. 
La Chiesa, però, grazie al suo potere pervasivo, ha fatto sempre prevalere e ha sempre magnificato i grandi predicatori dell’inferno eterno”.
Gumersindo Lorenzo Salas