domenica 26 agosto 2018

LA TERRA È DI DIO

"Il passaggio dalla Genesi all'Esodo muta anche l'accento da porre sulle coordinate spazio-temporali.
Nel primo libro delle Scritture ci viene narrata la sacralità del tempo, che scandisce il ritmo della creazione e che ne esprime il culmine con lo Shabbat, il giorno in cui Dio si riposa - e con lui anche l'essere umano - per recuperare il senso del lavoro compiuto nei sei giorni precedenti.
Col libro dell'Esodo, anche lo spazio viene espressamente santificato: « Dio lo chiamò di mezzo al pruno e disse: "Mosè! Mosè!". Ed egli rispose: "Eccomi". Dio disse: "Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai e suolo sacro"» (Es 3,4-5).
Non poteva essere altrimenti, per un racconto che mette in moto il cammino verso la terra promessa. Un luogo santificato non da particolarità geo-fisiche ma perché su quella terra Israele potrà provare a vivere secondo la Parola ricevuta al Sinai.
Dunque, non solo il tempo è di Dio, ma anche lo spazio. La terra è di Dio e noi siamo ospiti chiamati a lavorarla affinché produca frutti di giustizia.

Lidia Maggi, Fare strada con le Scritture, Ed. Paoline, pag. 63