“Un
nuovo salasso al Nord produttivo per finanziare il solito becero
assistenzialismo di matrice clientelare”. Roberto Maroni, ex
governatore della Lombardia nonché ex segretario della Lega,
striglia così il suo partito per la proposta di riforma delle
pensioni delineata dal governo. “E’ una proposta che penalizza i
lavoratori precoci delle fabbriche del Nord” scrive Maroni alla
rubrica “Barbari foglianti “ sul Foglio.
“Perché allora questa legge assurda? La Lega è impazzita?
Coraggio, evitiamo lo scempio di un bis del decreto-dignità”. L’ex
governatore aveva criticato al suo sorgere il patto di governo
Lega-5Stelle. E ora si fa paladino delle radici originarie del
partito, non a caso chiudendo con uno slogan: “Il Nord è vivo e
lotta insieme a noi”.
Repubblica
18/08