Ora
è giunto il tempo per gli ebrei, i cristiani e i musulmani di dire
ciò che non hanno detto nel passato: Siamo tutti figli di Abramo. E
sia che siamo Isacco o Ismaele, Giacobbe o Esaù, Lea o Rachele,
Giuseppe o i suoi fratelli siamo
tutti preziosi agli occhi di Dio. Siamo benedetti. E per essere
benedetti non è necessario che qualcuno sia maledetto. L’amore di
Dio non funziona in questo modo.
Oggi
Dio ci chiama, ebrei, cristiani e musulmani, a liberarci dall’odio
e dalla sua predicazione, e a vivere, finalmente, come fratelli e
sorelle, fedeli alla nostra fede e ad essere una benedizione per gli
altri a prescindere dalla loro fede, rendendo onore al nome di Dio
onorando la sua immagine, l’umanità.