venerdì 3 agosto 2018

ORBAN, MIGLIORE AMICO DI NETANYAHU


“Sei un vero amico di Israele”. Con queste parole il premier israeliano Netanyahu ha accolto ieri a Gerusalemme Victor Orbàn incurante delle proteste per i passati toni antisemiti del leader ungherese che, tra le altre cose, un anno fa esaltò la figura di Miklos Horthy, al potere a Budapest e collaboratore dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale, quando furono sterminati 600 mila degli 800 mila ebrei magiari.
Invece Orbàn, secondo Netanyahu, avrebbe dato un importante contributo alla lotta all’antisemitismo. Inoltre lo ha ringraziato per la posizione filo israeliana dell’Ungheria in seno all’Unione europea e alle Nazioni unite.
Frasi pronunciate mentre la Commissione europea deferiva l’Ungheria alla Corte di Giustizia Ue perché le sue leggi, volute e difese da Orbàn, su asilo e rimpatri dei migranti, non rispettano le norme europee. Meno amichevoli i toni usati dal presidente israeliano Reuven Rivlin durante l’incontro con Orbàn al quale ha detto che l’ideologia neofascista, e i gruppi neofascisti, rappresentano un pericolo reale all’esistenza di un mondo libero. Ieri Orbàn, all’ingresso del Memoriale dell’Olocausto di Gerusalemme è stato contestato da una ventina di persone che – prima di essere allontanate dalla polizia – hanno scandito slogan definendolo un “antisemita” che viola i diritti umani. (mi.gio)
Il Manifesto – 20 luglio