L'estate dello sballo violento: droga e risse, chiusi 80 locali
Torino. Oltre al caso di Niccolò Bettarini, accoltellato otto volte il 2 luglio fuori dall'Old Fashion di Milano, sono innumerevoli gli episodi di violenza in discoteca. Ieri a Roma la polizia ha eseguito il decreto di sospensione della licenza emesso dal questore per un locale da ballo a Ponte Milvio, atto seguito a 14 segnalazioni di liti, ferimenti e furti in serie. E ieri l'altro il questore di Milano ha fatto lo stesso per la discoteca Fellini, a Pogliano, dove il 3 marzo i carabinieri sono intervenuti perché i buttafuori avevano preso a pugni un cliente. All'episodio sono seguiti una molestia a una ragazza, con fuga dell'aggressore protetto dal branco, una lite tra due giovani e una rissa con due feriti nel parcheggio. «C'è un'escalation di violenza dovuta all'insoddisfazione dei ragazzi che si sfoga di notte - spiega Maurizio Pasca, presidente della Silb, l'associazione che raccoglie 2500 locali da ballo per un giro d'affari di 1 miliardo all'anno -. L'aggressività non riguarda solo le discoteche, ma tutta la società, e noi esercenti abbiamo il patema ogni giorno, perché qualsiasi cosa avvenga dentro e nei dintorni può dare adito alla chiusura. Solo in questa stagione estiva ci sono stati 80 provvedimenti, ma noi siamo vittime. Ho proposto a Salvini di avere la polizia in discoteca anche a spese nostre».
I casi di violenza non riguardano solo le grandi città, ma anche molte località estive. A Ferragosto a Ischia i gestori della New Valentino hanno chiesto aiuto alle forze dell'ordine per una rissa tra una ventina di persone iniziata all'interno del locale e proseguita fuori. Alla Bussola di Marina di Pietrasanta (Lucca) sabato 11 agosto quattro ragazzi hanno pestato un ventiduenne che aveva avvicinato la ragazza di uno di loro durante la serata. E non sono state botte leggere per provocare trauma cranico e facciale, con frattura del pavimento dell'orbita oculare sinistra, e rischio di perdita di un occhio. Lo stesso giorno la Procura di Salerno è venuta a capo di un tentato omicidio aggravato e continuato, avvenuto nella notte del 5 maggio, quando due napoletani hanno investito con la macchina la fila di giovani all'ingresso della discoteca Sea garden, che non li aveva fatti entrare ritenendoli molesti.
Sempre lo scorso weekend il parcheggio davanti al Lido sulla spiaggia del Poetto di Cagliari è stato trasformato in un ring da due gruppi di ventenni: bottigliate e cinghiate hanno lasciato sul campo tre feriti, uno con frattura della mandibola, gli altri con lesioni.
«I genitori dovrebbero chiedersi cosa fanno i figli fino a tardi - rivela Pasca -. Noi apriamo alle 11, ma a quell'ora non arriva nessuno». A volte anche il caos tipico dei locali notturni non aiuta la gestione della sicurezza. A fine luglio i carabinieri hanno chiesto e ottenuto dalla questura di Messina un'ordinanza di chiusura per la discoteca Capo dei greci a Sant'Alessio. I controlli sono nati da un'aggressione a un giovane all'interno del locale con tanto di rottura del setto nasale e, una volta nel locale, i militari hanno riscontrato la violazione delle regole sul numero dei clienti. Due giorni fa a Cortefranca (Brescia) è stata sospesa la licenza del Number one per eccesso di persone e stessa sorte per analoghi motivi è capitata a un altro locale bresciano, il Social club. Altre sospensioni ci sono state a giugno allo Shed di Busto Arsizio (Varese) e all'Upset di Seriate (Bergamo) e a luglio al Golden beach di Albisola Superiore (Savona), al Covo di Finale Ligure, al Marano di Riccione, al Night festival di Lazise (Verona) e alla Riva vicino Napoli.
Spesso a fomentare le risse contribuiscono le droghe. Due notti fa la polizia di Rimini ha perquisito una ventina di ragazzi tra i 17 e i 20 anni dopo la discoteca. Risultato: 70 dosi di ketamina, 35 di mdma, e altre di ecstasy e hasish.
Francesco Rigatelli
(La Stampa 19 agosto)
Torino. Oltre al caso di Niccolò Bettarini, accoltellato otto volte il 2 luglio fuori dall'Old Fashion di Milano, sono innumerevoli gli episodi di violenza in discoteca. Ieri a Roma la polizia ha eseguito il decreto di sospensione della licenza emesso dal questore per un locale da ballo a Ponte Milvio, atto seguito a 14 segnalazioni di liti, ferimenti e furti in serie. E ieri l'altro il questore di Milano ha fatto lo stesso per la discoteca Fellini, a Pogliano, dove il 3 marzo i carabinieri sono intervenuti perché i buttafuori avevano preso a pugni un cliente. All'episodio sono seguiti una molestia a una ragazza, con fuga dell'aggressore protetto dal branco, una lite tra due giovani e una rissa con due feriti nel parcheggio. «C'è un'escalation di violenza dovuta all'insoddisfazione dei ragazzi che si sfoga di notte - spiega Maurizio Pasca, presidente della Silb, l'associazione che raccoglie 2500 locali da ballo per un giro d'affari di 1 miliardo all'anno -. L'aggressività non riguarda solo le discoteche, ma tutta la società, e noi esercenti abbiamo il patema ogni giorno, perché qualsiasi cosa avvenga dentro e nei dintorni può dare adito alla chiusura. Solo in questa stagione estiva ci sono stati 80 provvedimenti, ma noi siamo vittime. Ho proposto a Salvini di avere la polizia in discoteca anche a spese nostre».
I casi di violenza non riguardano solo le grandi città, ma anche molte località estive. A Ferragosto a Ischia i gestori della New Valentino hanno chiesto aiuto alle forze dell'ordine per una rissa tra una ventina di persone iniziata all'interno del locale e proseguita fuori. Alla Bussola di Marina di Pietrasanta (Lucca) sabato 11 agosto quattro ragazzi hanno pestato un ventiduenne che aveva avvicinato la ragazza di uno di loro durante la serata. E non sono state botte leggere per provocare trauma cranico e facciale, con frattura del pavimento dell'orbita oculare sinistra, e rischio di perdita di un occhio. Lo stesso giorno la Procura di Salerno è venuta a capo di un tentato omicidio aggravato e continuato, avvenuto nella notte del 5 maggio, quando due napoletani hanno investito con la macchina la fila di giovani all'ingresso della discoteca Sea garden, che non li aveva fatti entrare ritenendoli molesti.
Sempre lo scorso weekend il parcheggio davanti al Lido sulla spiaggia del Poetto di Cagliari è stato trasformato in un ring da due gruppi di ventenni: bottigliate e cinghiate hanno lasciato sul campo tre feriti, uno con frattura della mandibola, gli altri con lesioni.
«I genitori dovrebbero chiedersi cosa fanno i figli fino a tardi - rivela Pasca -. Noi apriamo alle 11, ma a quell'ora non arriva nessuno». A volte anche il caos tipico dei locali notturni non aiuta la gestione della sicurezza. A fine luglio i carabinieri hanno chiesto e ottenuto dalla questura di Messina un'ordinanza di chiusura per la discoteca Capo dei greci a Sant'Alessio. I controlli sono nati da un'aggressione a un giovane all'interno del locale con tanto di rottura del setto nasale e, una volta nel locale, i militari hanno riscontrato la violazione delle regole sul numero dei clienti. Due giorni fa a Cortefranca (Brescia) è stata sospesa la licenza del Number one per eccesso di persone e stessa sorte per analoghi motivi è capitata a un altro locale bresciano, il Social club. Altre sospensioni ci sono state a giugno allo Shed di Busto Arsizio (Varese) e all'Upset di Seriate (Bergamo) e a luglio al Golden beach di Albisola Superiore (Savona), al Covo di Finale Ligure, al Marano di Riccione, al Night festival di Lazise (Verona) e alla Riva vicino Napoli.
Spesso a fomentare le risse contribuiscono le droghe. Due notti fa la polizia di Rimini ha perquisito una ventina di ragazzi tra i 17 e i 20 anni dopo la discoteca. Risultato: 70 dosi di ketamina, 35 di mdma, e altre di ecstasy e hasish.
Francesco Rigatelli
(La Stampa 19 agosto)