- Per comprendere il significato del salmo
Le
comunità ebraiche, ma anche le chiese cristiane – nelle loro
differenti tradizioni liturgiche -, usano questo salmo come preghiera
per la notte. Di fatto, il salmo è un’espressione di fiducia e di
affidamento del nostro essere all’amore divino. Esso sembra
prolungare un’antica preghiera della notte in uso nelle sinagoghe:
“E’ un dono della tua divina volontà se io posso riposare in
pace e svegliarmi con serenità e sicurezza” (Turoldo).
Oggi,
viviamo in un mondo in cui la notte e il giorno non hanno più lo
stesso significato del tempo in cui questo salmo è stato composto.
Anche se il simbolismo della luce e delle tenebre è ancora valido –
e in molti grandi agglomerati urbani, la notte porta con sé la paura
di uscire per strada -, l’elettricità e la tecnologia hanno
cambiato il nostro modo di vedere la notte e l’oscurità. Comunque
la si voglia mettere, ci sono sempre altri tipi di oscurità nella
nostra vita, per esempio il buio di una realtà, sociale e politica,
ingiusta e disumana; oppure, l’opacità in ci è immersa la nostra
vita personale, quanto alle condizioni di vita e al nostro mondo
interiore. Il salmo ripercorre alcuni casi di liberazione dell’essere
umano: c’è chi si libera dall’angoscia, chi del contentarsi del
vuoto (mediocrità?), chi delle menzogne (il salmo parla di “ciò
che è fuorviante”) per riporre la propria fiducia nell’amore
divino. Il salmo, composto nella forma di preghiera individuale, è
stato spesso sublimato dalle comunità del popolo di Dio in un “io”
collettivo che confida e spera. Possiamo utilizzarlo come preghiera
personale, ma può essere usato in prima persona anche dai gruppi che
pregano per la giustizia e la pace.
- Durante la notte, ti aspetto
tu
sei il mio difensore e mi ristori.
Tu
allarghi i miei orizzonti,
sei
l’amore materno che mi fa vivere.
So
che mi ascolti e mi sento in pace.
Come
sentirsi bene avendo
un
cuore insensibile?
Come
accontentarsi con il vuoto
e
rincorrere l’illusione?
Per
chi t’invoca, i segnali non mancheranno…
e
la vita si ricostruisce
meditando
fino a tarda notte.
I
tuoi propri doni noi ti offriamo,
anche
quando sentiamo la gente dire:
“Chi
ci darà la felicità?”;
fai
risplendere su di noi la luce soave
del
tuo volto.
Al
mio cuore tu hai dato
una
gioia più profonda
di
quando vivevo nei tempi buoni e nei giorni
di
abbondanza.
Ecco
perché mi corico e dormo subito
profondamente,
perché
da te mi viene la pace
e
la forza più sicura.
- Preghiera per continuare il salmo
“Noi
ti supplichiamo, Dio Amore, dacci la forza vivificante del tuo
Spirito. Sia in noi la forza che riporta sulla retta via chi si
allontana, accoglie chi decide di tornare a casa, sostiene chi è
fragile e protegge chi si sente abbandonato. Vieni a darci la forza
per difendere il diritto di chi soffre l’oppressione e per
rianimare chi ha perso la speranza. Tu sei la radice e la sorgente
del nostro cammino, oggi e sempre” (preghiera dell’antica
liturgia mozarabica).
- Dal salmo al mondo di oggi
La
crisi di civiltà che colpisce le società in molti paesi è la notte
oscura nel mondo dei nostri giorni. Attualmente, le persone si
sentono molto insicure riguardo al futuro. Oltre alla crisi ecologica
che minaccia la vita sul pianeta, si è instaurato un modello
economico, sostenuto dalla maggior parte dei governi, che produce
disoccupazione, fame e miseria. Per pregare con questo salmo nel
mondo di oggi unisciti a tutte le persone che soffrono le conseguenze
dell’attuale crisi strutturale. Pensa alle vittime dei disastri
ecologici, ai disoccupati e alle famiglie che hanno perso le loro
case e la possibilità di vivere degnamente la propria vita.
Impegnati a sostenere la parte di umanità che lotta per un nuovo
mondo possibile; esercita al massimo le tue capacità critiche e sii
solidale con coloro che soffrono. Per quanto ti riguarda
personalmente, domandati come procede la tua ricerca interiore e come
sostieni coloro che sono impegnati nel loro percorso per la
giustizia.
Marcelo
Barros, Dialogo
con l’Amore, Messaggero