In via Juvarra
Nuova moschea: tempi lunghi
Se procedono alcuni tentativi di integrazione attraverso il corso di lingua e civiltà araba, il tema collegato della nuova moschea a Pinerolo non sembra procedere secondo le tempistiche previste, molti ricorderanno come dopo l'annuncio della Comunità islamica di aver acquistato un capannone in via Juvarra, il progetto per trasformarlo in moschea si arenò negli uffici dell'assessorato all'Urbanistica, tra le polemiche sollevate dalla Lega. Parlandone con il referente, nonché consigliere comunale dei 5 Stelle, Rami Musleh, pare che il progetto si sia nuovamente arenato per via dei costi: « L'ingegnere ha presentato il piano per le modifiche al progetto richieste dal Comune tra cui quello del parcheggio antistante. Al momento servono circa 74mila euro, troppi per la Comunità islamica che di certo non naviga nell'oro. Con l'assessorato stiamo cercando una soluzione sostenibile». Dopo le polemiche la Comunità vuole agire con prudenza: «Tutto deve essere fatto alla luce del sole. Dove c'è trasparenza c'è legalità. E proprio per non dare adito ai luoghi comuni che ci accusano di proselitismo abbiamo deciso di dividere il corso di lingua per i bambini dalle normali attività della moschea, conclude Musleh.
Stefano Nangeroni
(L'Eco del Chisone 10 ottobre)
Nuova moschea: tempi lunghi
Se procedono alcuni tentativi di integrazione attraverso il corso di lingua e civiltà araba, il tema collegato della nuova moschea a Pinerolo non sembra procedere secondo le tempistiche previste, molti ricorderanno come dopo l'annuncio della Comunità islamica di aver acquistato un capannone in via Juvarra, il progetto per trasformarlo in moschea si arenò negli uffici dell'assessorato all'Urbanistica, tra le polemiche sollevate dalla Lega. Parlandone con il referente, nonché consigliere comunale dei 5 Stelle, Rami Musleh, pare che il progetto si sia nuovamente arenato per via dei costi: « L'ingegnere ha presentato il piano per le modifiche al progetto richieste dal Comune tra cui quello del parcheggio antistante. Al momento servono circa 74mila euro, troppi per la Comunità islamica che di certo non naviga nell'oro. Con l'assessorato stiamo cercando una soluzione sostenibile». Dopo le polemiche la Comunità vuole agire con prudenza: «Tutto deve essere fatto alla luce del sole. Dove c'è trasparenza c'è legalità. E proprio per non dare adito ai luoghi comuni che ci accusano di proselitismo abbiamo deciso di dividere il corso di lingua per i bambini dalle normali attività della moschea, conclude Musleh.
Stefano Nangeroni
(L'Eco del Chisone 10 ottobre)