Repressione contro il cristianesimo
Pastori
battisti arrestati, chiese chiuse o distrutte, arruolamento forzato
di giovani: è il triste bilancio della repressione messa in atto
recentemente dal gruppo armato etnico United
Wa State Army (Uwsa)
nello Shan, lo stato più orientale del Myanmar, all’interno di una
campagna volta a contrastare il cristianesimo presente nel
territorio.
Secondo
quanto ha riferito a Radio
Free Asia (Rfa),
il pastore Lazaru, portavoce della comunità battista di etnia Lahu,
l’Uwsa ha messo in carcere 92 pastori battisti, ha chiuso tutte le
scuole battiste e arruolato forzatamente 41 studenti e studentesse
che frequentavano incontri di studio biblico. Infine, 52 chiese
nell’area di Mong Pauk sono state chiuse e ben tre distrutte.
La
furia del gruppo armato
si è scagliata anche contro i cattolici della zona: a una missione
di suore salesiane che garantivano istruzione e assistenza sanitaria
alla popolazione è stato ordinato di lasciare la regione. Un prete,
che ha chiesto di rimanere anonimo, ha detto all’agenzia di stampa
cattolica Ucan che le persone che vivono in quella regione remota
sono state “molto deluse dalle espulsioni” dei religiosi, che
avevano garantito istruzione e servizi sanitari.
Come
riportato da Rfa, l’Uwsa – il più grande esercito non statale
del Myanmar, sostenuto dalla Cina – ha pubblicato un documento
circolato su Facebook
nel quale si afferma che tutte le chiese esistenti, i missionari, gli
insegnanti e i sacerdoti devono essere indagati, i chierici stranieri
banditi e quelli che sostengono le attività missionarie puniti;
inoltre, che tutte le chiese costruite dopo il 1989 (quando il
Partito comunista è crollato) devono essere distrutte – con
l’eccezione di una che è stata edificata con il permesso del
governo – e che non sarà concessa la costruzione di nessuna nuova
chiesa, in modo da ostacolare le conversioni al Cristianesimo.
Infine, si richiede che tutti i leader
religiosi
siano residenti della regione Wa in base alle norme e alle
disposizioni del quartier generale dell’Uwsa.
L’Uwsa,
sostenuto dalla Cina, guida una coalizione politica denominata
Commissione federale di negoziazione e consultazione politica,
(Fpncc) con altri sei gruppi non firmatari, tra cui l’Esercito per
l’Indipendenza del Kachin (Kia).
Il
primo governo pienamente civile di Myanmar da decenni sta cercando di
raggiungere un accordo con l’Uwsa e altri eserciti etnici per porre
fine a sette decenni di guerra civile e creare pace e stabilità
nelle sue regioni di confine senza legge.
Riforma
19/10