giovedì 18 ottobre 2018

QUANDO HO CONOSCIUTO....


Quando nella mia vita ho incontrato dei veri maestri (e alcuni li ho incontrati davvero), mi sono accorto che la loro prima attenzione e la loro costante preoccupazione consistevano nell’appassionare i discepoli e le discepole alla vita e alla ricerca.
Non volevano affatto che i discepoli si fermassero al punto in cui li avevano accompagnati. Desideravano e operavano che i discepoli fossero liberi di andare oltre, anche contro il loro insegnamento.
Per questo compresi presto alla loro scuola che limitarsi a ripetere le loro opinioni significava non far tesoro della loro lezione di vita e di fede. Dovevo raccogliere la loro preziosa ed indispensabile testimonianza per mettere in atto la mia barchetta e buttarmi in mare aperto.
Per me i veri maestri non sono stati mai soltanto degli insegnanti rigorosi e lucidi (doti indispensabili), ma anche persone appassionate, capaci di mettere a rischio la propria posizione ufficiale.
Che cosa può fare un maestro depassionato se non trasmettere informazioni, dati, conoscenze?
Ma i maestri appassionati a me hanno come trasmesso una fiamma che ardeva mettendo insieme cultura, vita, fede. Così li ho vissuti, percepiti. Credo che senza la loro ”spinta“, senza il loro contagio, non mi sarei inoltrato sui sentieri più impervi e fecondi delle varie teologie.
Ti ringrazio, o Dio, perché nel trascorrere del tempo ogni donna e ogni uomo in cui vedo ardere la fiamma della ricerca, la passione per la giustizia e per la fede in Te, sono diventati i miei maestri. Non lo sanno forse, ma ascoltandoli ricevo forza e luce per questo ultimo tratto del mio cammino prima della morte.
Franco Barbero