L'alleanza globale
"Non c'è niente di più urgente al giorno d'oggi dell'affermazione di una nuova alleanza in favore della salvezza della terra e della salvaguardia del creato. Si tratta di una scelta che ci compete: formare un'alleanza globale per aver cura della Terra e degli uni con gli altri oppure rischiare la nostra distruzione e quella della diversità della vita. Questa cura planetaria essenziale riceve un vero fondamento nella mistica inter-religiosa. Il rispetto della natura è uno sviluppo evidente di tutta la prospettiva mistica, dal momento che essa stessa, nella sua bellezza, riflette i raggi di Dio o del Mistero maggiore, senza nome (Agostino, 1973, p. 198-199).
I mistici parlano del mistero inaccessibile di Dio, della impossibilità della sua comprensione nel tempo. Indicano, però, la possibilità di cogliere la sua fragranza in questo spazio contingente. Il cappadocio Gregorio di Nissa parla del "profumo diffuso" dalla natura divina nella creazione: tutto l'universo è portatore di questo aroma che traduce il mistero della Vita (Gregorio di Nissa, 1996, p. 51-52). La tradizione mistica ortodossa parla di "filocalia" che letteralmente significa "amore per la bellezza". La preghiera esicasta ha come obiettivo essenziale quello di risvegliare questa sensibilità nei confronti della presenza di Dio in tutte le cose (Leloup, 2008, p. 13, 17 e 29). Tutta la mistica autentica cerca di rivelare un nuovo sguardo sul mondo, o ancora meglio, cogliere un altro mondo che abita in questo mondo. Si apre attraverso tale mistica la possibilità di vedere il mondo trasfigurato, di vedere la fiamma delle cose e recuperare il corpo energetico della terra. Da questo si deduce l'importanza fondamentale di riaffermare il senso mistico della coscienza planetaria".
"Non c'è niente di più urgente al giorno d'oggi dell'affermazione di una nuova alleanza in favore della salvezza della terra e della salvaguardia del creato. Si tratta di una scelta che ci compete: formare un'alleanza globale per aver cura della Terra e degli uni con gli altri oppure rischiare la nostra distruzione e quella della diversità della vita. Questa cura planetaria essenziale riceve un vero fondamento nella mistica inter-religiosa. Il rispetto della natura è uno sviluppo evidente di tutta la prospettiva mistica, dal momento che essa stessa, nella sua bellezza, riflette i raggi di Dio o del Mistero maggiore, senza nome (Agostino, 1973, p. 198-199).
I mistici parlano del mistero inaccessibile di Dio, della impossibilità della sua comprensione nel tempo. Indicano, però, la possibilità di cogliere la sua fragranza in questo spazio contingente. Il cappadocio Gregorio di Nissa parla del "profumo diffuso" dalla natura divina nella creazione: tutto l'universo è portatore di questo aroma che traduce il mistero della Vita (Gregorio di Nissa, 1996, p. 51-52). La tradizione mistica ortodossa parla di "filocalia" che letteralmente significa "amore per la bellezza". La preghiera esicasta ha come obiettivo essenziale quello di risvegliare questa sensibilità nei confronti della presenza di Dio in tutte le cose (Leloup, 2008, p. 13, 17 e 29). Tutta la mistica autentica cerca di rivelare un nuovo sguardo sul mondo, o ancora meglio, cogliere un altro mondo che abita in questo mondo. Si apre attraverso tale mistica la possibilità di vedere il mondo trasfigurato, di vedere la fiamma delle cose e recuperare il corpo energetico della terra. Da questo si deduce l'importanza fondamentale di riaffermare il senso mistico della coscienza planetaria".