domenica 18 novembre 2018

LA FORZA DI ILHAN OMAR


Ilhan Omar ha 37 anni e viene dalla Somalia. E' arrivata negli Stati Uniti nel 1996 con la sua famiglia, dopo essere scappata dalla guerra e dalle violenze del suo martoriato Paese e aver vissuto in un campo profughi in Kenya. 
Negli Usa ha lo status di rifugiata. Ed è di fede musulmana. E alle elezioni di Mid-term (metà mendato) del 6 novembre è stata eletta come deputata per il Partito democratico, in Minnesota, nel seggio che era di Keith Ellison, avvocato convertito all'islam - il primo deputato musulmano del Congresso americano nonché il primo afro-americano nella Camera dei rappresentanti per il Minnesota - che ha deciso di non ricandidarsi. 
La Omar è la prima donna di origine somala ad entrare nel Congresso americano e, come lei stessa sottolinea, la prima donna di colore eletta nel Minnesota, la prima rifugiata e la prima a indossare il velo islamico nell'aula della Camera Usa. E condivide con Rashida Tlaib, 42 anni, avvocato di origine palestinese dello Stato del Michigan, il primato delle prime due donne musulmane elette al Congresso americano. 
La sera del 6 novembre, quando Ilhan Omar è salita sul palco a festeggiare il fatto di essere diventata la prima donna musulmana eletta alla camera degli Stati Uniti, ha esordito con un assalam alaikum, la pace sia con voi. Seguito poi da un alhamdulillah, grazie a Dio.
Laurea in Scienze politiche e studi internazionali e idee progressiste (fra i punti del suo programma: copertura sanitaria pubblica garantita a tutti, salario minino di 15 dollari all'ora, istruzione universitaria gratuita per i figli di famiglie meno abbienti, protezione dei rifugiati, difesa dei diritti delle donne e della comunità Lgbt), Ilhan Omar compare sempre con l'immancabile hijab o con il turbante, che indossa con fierezza. 
Nel suo profilo Facebook dice di non essersi candidata per avere un primato. Bensì «perché quando sono arrivata in questo Paese, ho sentito parlare della sua promessa». 
Quella degli indigeni, per la loro terra. Quella degli immigrati, spesso trattati con odio. Quella dei giovani, i millennials,« ai quali era stato promesso il sogno americano se avessero studiato duramente, per scoprire che quel sogno è stato rimandato dalla dura realtà della nostra economia». Nel 2017 la rivista Time ha inserito la Omar nella lista del 46 donne che, nei loro campi di azione, stanno cambiando il mondo.  
Figlia di un palestinese di umili origini emigrato a Detroit, operaio della Ford, prima di 14 tra fratelli e sorelle, cresciuta in un sobborgo popolare, Rashida Tlaib è madre di due figli, divorziata, ed è entrata nel Congresso come espressione dei Democratici socialisti d'America(Dsa), un'organizzazione che si colloca a sinistra del Partito democratico e che ha le sue origini nel Partito socialista d'America. 
Fiera paladina del diritto degli immigrati illegali a restare negli Stati Uniti, come la Omar pone fra le sue priorità di programma il salario minimo di 15 dollari l'ora per tutti i lavoratori, la sanità pubblica garantita a tutti, università e scuole professionali pubbliche gratuite per i figli della classe operaia. Inoltre lotta per la fine della discriminazione di genere nel campo del lavoro con l'assicurazione della parità del salario fra donne e uomini.  
Un altro record al femminile alle elezioni di Mid-term lo ha battuto Ayanna Pressley, 44 anni. Originaria di Chicago, laureata alla Boston university, la Pressley è la prima donna afro-americana eletta per i democratici nella Camera dei rappresentanti per il Massachussets. 
Già nel 2010 la Pressley aveva battuto un record: era stata la prima donna di colore a entrare nel Boston city council, ovvero il consiglio comunale della città Boston, in cento anni di storia.  
Internazionale 9/11/2018