L’Api
alla sindaca: ”Porte aperte ma la mente è
Chiusa“
<<Spero
che la sindaca non tenga solo aperte le porte, ma batta un colpo>>.
Il
coordinatore dell'associazione del mondo produttivo, il numero uno
dell'Api Corrado Alberto, si aspetta un gesto concreto dalla prima
cittadina. <<Sottolineo
concreto perché convocarci solo per ribadirci dei no lo considero un
po’ una perdita di tempo- spiega il numero uno dell'associazione
delle piccole medie imprese di via Pianezza - Le porte aperte servono
a cambiare aria. Auspico che la sindaca faccia un passo avanti, ma
temo che il suo gruppo in consiglio comunale non la seguirà -
sottolinea Alberto - Più che prendere in giro e sbeffeggiare altro
non hanno fatto in questi giorni i consiglieri pentastellati>>.
Tanto che Alberto sottolinea che il mondo imprenditoriale <<non
si accontenterà del risultato di sabato, ma vuole andare avanti. Non
ci basta che la sindaca ci dica ”bella piazza, la porta è
aperta“. Perché la porta potrà anche essere aperta, ma la mente
sembra essere chiusa>>.
Il mondo produttivo si darà appuntamento in settimana per decidere
come proseguire la battaglia pro Tav.
Dopo il post che la ritrae
accanto all'ingresso del suo ufficio a Palazzo Civico, si sono perse
le tracce della sindaca. Neppure un giro tra le bancarelle di
CioccolatoTò, manifestazione rinata dopo 2 anni.
Una
domenica di riflessione, chiusa nel suo Fortino. Cosa fare? la piazza
dei ”sì“ non può sottovalutare, ma Appendino non ha margini di
trattativa. Soprattutto all'interno della sua maggioranza.
Giornata di riflessione
anche per il gruppo di ”madamine“ di ”Sì, Torino va avanti“
che puntano a un incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, per portare le richieste della piazza. L'impresa intanto
è finita sul New York Times e Le Figaro. <<Tremila
persone hanno aderito al gruppo delle ultime ore – dico no -
messaggi da Europa, Giappone, Brasile e India. Abbiamo ricevuto pure
un'offerta di matrimonio>>.
Repubblica12/11/2018
Diego Longhin