C'è predicazione e predicazione
Possiamo però partire dalle pungenti osservazioni di Ralph Waldo Emerson circa una predicazione che ascolto in una chiesa e che invece di destare finiva con l'assopire, con l'anestetizzare.
«Dovunque il pulpito è usurpato da un formalista, il fedele è defraudato e privo di consolazione... Una volta ho ascoltato un predicatore di fronte al quale fui fortemente tentato di dire che non sarei più andato in chiesa... Una tempesta di neve stava cadendo intorno a noi. Quella tempesta era reale, il predicatore al suo confronto era puramente spettrale, e l'occhio avvertì il contrasto guardandolo e poi guardando fuori dalla finestra dietro di lui. Non aveva una sola parola che suggerisse il fatto che egli avesse riso o pianto, fosse sposato o innamorato, fosse stato apprezzato o ingannato o mortificato. Se anche egli avesse vissuto o operato, nessuno di noi avrebbe potuto ricavarne una maggior saggezza. Non aveva appreso il segreto capitale della sua professione, cioè saper convertire la vita in verita»1.
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1) R.W. EMERSON, Teologia e natura, Marietti 1820, Genova - Milano 2010, 107-108. Nato nel 1803, figlio di un pastore unitariano, Emerson compì studi teologici ad Harvard, ricevette l'incarico della predicazione nel 1826 e dal 1829 al 1832 fu egli stesso pastore unitariano.
2) Ho tratto questa citazione dal Servizio della Parola, 1- 2 / 2019 Queriniana.
Possiamo però partire dalle pungenti osservazioni di Ralph Waldo Emerson circa una predicazione che ascolto in una chiesa e che invece di destare finiva con l'assopire, con l'anestetizzare.
«Dovunque il pulpito è usurpato da un formalista, il fedele è defraudato e privo di consolazione... Una volta ho ascoltato un predicatore di fronte al quale fui fortemente tentato di dire che non sarei più andato in chiesa... Una tempesta di neve stava cadendo intorno a noi. Quella tempesta era reale, il predicatore al suo confronto era puramente spettrale, e l'occhio avvertì il contrasto guardandolo e poi guardando fuori dalla finestra dietro di lui. Non aveva una sola parola che suggerisse il fatto che egli avesse riso o pianto, fosse sposato o innamorato, fosse stato apprezzato o ingannato o mortificato. Se anche egli avesse vissuto o operato, nessuno di noi avrebbe potuto ricavarne una maggior saggezza. Non aveva appreso il segreto capitale della sua professione, cioè saper convertire la vita in verita»1.
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1) R.W. EMERSON, Teologia e natura, Marietti 1820, Genova - Milano 2010, 107-108. Nato nel 1803, figlio di un pastore unitariano, Emerson compì studi teologici ad Harvard, ricevette l'incarico della predicazione nel 1826 e dal 1829 al 1832 fu egli stesso pastore unitariano.
2) Ho tratto questa citazione dal Servizio della Parola, 1- 2 / 2019 Queriniana.
F. B.