”Il fatto che i cristiani in seguito verranno chiamati dai pagani «atheoi», uomini senza religione, non significa affatto che essi rifiutassero le forme religiose della vecchia religione, come si dice spesso in certa letteratura.
I cristiani si difesero affermando di possedere la vera religione. Un cristianesimo originariamente «areligioso» non è mai esistito: questa è un'invenzione dei dotti.
Che i primi cristiani non possedessero alcun linguaggio religioso specifico e proprio, né forme cultuali, risulta chiaro dal fatto che essi erano giudei, i quali dopo la conversione al cristianesimo continuarono a frequentare il tempio, o la sinagoga e ad accettarne le forme sacramentali-religiose.
Separandosi dalla sinagoga sostituirono queste forme e ne inventarono di altre, specificamente proprie. E’ ciò che appare chiaramente nelle lettere pastorali del Nuovo Testamento, nella lettera di Giuda e nella seconda di Pietro: c'è un ministero, c'è una norma di fede, sorge la coscienza di possedere degli «scritti sacri» specificamente cristiani, ecc. Ma che il cristianesimo abbia conosciuto un periodo di fede privo di religione, dal punto di vista storico è una favola; ammetterlo significa pure misconoscere la fioritura iniziale, anche se breve, del cristianesimo come fraternità all'interno della religione giudaica“.