domenica 24 febbraio 2019

PREDICAZIONE E LITURGIA PREPARATE DA FRANCA GONELLA

LODARE DIO, ATTO DI FEDE E DI GRATITUDINE

P. Saluto all’assemblea

G. Grazie, o Dio di Gesù,
perché regali alle nostre vite questi momenti di festa, in cui possiamo pregarti insieme e trascorre questo tempo nel riposo, nella pace e nell’amicizia.


CANTO

T. Tutto ciò che esiste, o Dio,
dalle stelle del cielo alle gocce di rugiada,
al sole, all’acqua, alla terra, agli animali,
tutto, davvero tutto, è Tuo dono.
Oggi vogliamo riconoscerlo e ringraziarTi.
Vogliamo ringraziarTi
per questa terra che ci sorregge e ci nutre,
per questo cielo dal quale ci sorridi.

LETTURE BIBLICHE

Luca 17,11-19
Mentre andava verso Gerusalemme, Gesù passò attraverso la Galilea e la Samaria. Entrò in un villaggio e gli vennero incontro dieci lebbrosi. Questi si fermarono a una certa distanza e ad alta voce dissero a Gesù:
Gesù, Signore, abbi pietà di noi!
Appena li vide, Gesù disse:
Andate dai sacerdoti e presentatevi a loro!
Quelli andarono, e mentre camminavano, improvvisamente furono guariti tutti.
Uno di loro, appena si accorse di essere guarito, tornò indietro e lodava Dio con tutta la voce che aveva. Poi si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un abitante della Samaria. Gesù allora osservò: “Quei dieci lebbrosi sono stati guariti tutti! Dove sono gli altri nove? Perché non sono tornati indietro a ringraziare Dio? Nessuno lo ha fatto, eccetto quest’uomo che è straniero”.
Poi Gesù gli disse: “Alzati e va! La tua fede ti ha salvato!”

Deuteronomio 8,10-14

Mangerai, dunque, ti sazierai e benedirai il Signore, tuo Dio, perché ti ha dato una terra fertile.
Sta’ attento a non dimenticare il Signore, tuo Dio: se lo dimenticherai, non osserverai i suoi ordini, le sue norme e le sue leggi che io ti consegno.
Quando avrai mangiato e ti sarai saziato, quando avrai costruito belle case e vi avrai abitato,
quando il tuo bestiame, grosso e piccolo, sarà aumentato di numero,
quando possederai oro e argenti, quando ogni tuo avere sarà diventato abbondante,
non succeda che il tuo cuore si esalti e tu dimentichi il Signore, tuo Dio:
egli ti ha fatto uscire dall’Egitto dove eri schiavo.

Deuteronomio 8,17-18

Non succeda che tu pensi: “Con la mia forza e con la mia abilità mi sono fatto queste ricchezze!
Ricordati piuttosto del Signore, tuo Dio, perché solo lui ti dà la forza per acquistare ricchezze; così egli mantiene, come ancora fa oggi, la promessa solenne che ha fatto ai tuoi padri.

Siracide 43, 28-30

Il Signore è tutto”
Dove troveremo la forza di lodarlo?
Egli è grande, più grande di tutte le sue opere.
Sì, il Signore è terribilmente grande
e la sua potenza ci riempie di stupore.
Lodate il Signore con tutte le vostre forze,
la vostra lode non sarà mai a lui proporzionata.
Lodate il Signore con tutte le vostre energie,
non stancatevi mai perché non sarà mai abbastanza.

PREDICAZIONE
I versetti che ho scelto per l’eucarestia di oggi ci parlano della gratitudine e della lode a Dio.
L’episodio tratto dal vangelo di Luca esalta la gratitudine verso chi ci fa del bene e manifesta due cose che sembrano opposte: la fede e l’ingratitudine.
Tutti e dieci i lebbrosi hanno fede in Dio, sono guariti e si affrettano a correre dai sacerdoti, ma non tutti esprimono il loro grazie, uno solo torna indietro a ringraziare Gesù. Non va sottovalutato il fatto che a tornare indietro e a ringraziare è un samaritano, considerato uno straniero ossia un lontano.
Forse i più vicini sono quelli più abituati alle grandi cose che Dio dà, e possono diventare i meno sensibili, i meno pronti a ringraziare.
Di fronte a grandi gesti diventa più spontaneo dire “grazie” mentre appare più difficile dimostrare come uomini e donne di fede la nostra gratitudine per i piccoli doni quotidiani che Dio ci regala. Questa gratitudine quotidiana può non essere percepita come doverosa, forse perché diamo molte cose per scontate.
Abbiamo mille motivi per essere grati ogni giorno, possiamo essere grati a chi ci ha dato la vita, a chi ci ha cresciuti, a chi ci ha aiutati nei momenti di difficoltà, grati per i pasti che consumiamo ogni giorno.
Questo ringraziamento che può esprimersi con riti o gesti che variano a seconda delle culture e del periodo storico, è finalizzato a benedire Dio per il dono della terra che ha prodotto il cibo, anche se si tratta di cibo frutto della fatica dell’uomo.
La connessione cibo-terra è stretta e deriva dalla Torà, che richiede esplicitamente il ringraziamento.
Mangerai e ti sazierai e benedirai il Signore Dio tuo per la buona terra che ti ha dato”.
Anche lo stupore dinanzi a un mondo complesso, a un cielo stellato, a un arcobaleno dopo la tempesta è ben più grande di noi, per l’uomo e la donna di fede diventano motivo di benedizione, di lode e di ringraziamento.
Mi è piaciuta molto e la faccio mia la conclusione di Paolo De Benedetti nel suo libro “Dire grazie” che cito testualmente:
Personalmente sono grato a Dio per due motivi: anzitutto per quello che finora ho ricevuto dalla vita, dalla famiglia, dai miei maestri e dagli amici; e poi – forse il più importante- per quello che io, con fede, so che riceverò. Il mio futuro è nelle mani di Dio, e sono grato per quel che non ho ancora ma che avrò da Dio, e di cui sono certo in virtù dell’atto di fede…
Sono dunque grato per il mio passato e per il mio futuro, e anche per il passato e il futuro degli altri, il cui destino io metto con la preghiera, per così dire nelle mani di Dio”.

INTERVENTI LIBERI

CANTO

T. O Dio, poche volte sappiamo ringraziarTi
Per tutti i doni che Tu fai al mondo;
per lo splendore dei cieli alti e stellati,
per i colori e i profumi degli alberi e dei fiori.

  1. Vorremmo ricordarci
che tutto ciò che vive viene da Te,
opera delle Tue mani amorose.
  1. Vorremmo ringraziarti
per la compagnia degli animali,
per le acque, a volte troppo impetuose,
con cui disseti la terra.
  1. O Dio, tenero e innamorato,
fonte d’amore per tutte le creature.
Fa’ che tutte le religioni della terra
cerchino la giustizia e la pace.

MEMORIA DELLA CENA

G. Mentre mangiamo questo pane, dividendolo tra noi in memoria di Gesù, vogliamo chiederTi di darci un cuore nuovo, una nuova consapevolezza. Rendi la nostra vita una compagnia profonda e responsabile per tutte le creature che vengono dalle Tue mani.

T. Prese del pane e, dopo aver alzato gli occhi al cielo per benedire il Tuo nome, o Padre, lo spezzò e lo distribuì dicendo: “Prendete e mangiatene tutti. Questo spezzare il pane tra di voi, sotto lo sguardo di Dio, vi ricordi che tutto viene da Lui e che io ho cercato ogni giorno di condividere, di spezzare tutto ciò che ho ricevuto dalle Sue mani”. Poi prese la coppa del vino e ancora una volta si rivolse a Te, per lodarti con tutto il suo cuore e, porgendola a bere, disse: “Questo vino vi ricordi che per essere fedele a Dio ho affrontato l’ingiustizia e il potere fino a perdere la mia vita, a versare il mio sangue. Quando vi riunirete per mangiare questo pane e bere questo vino, quando soprattutto cercherete di condividere i doni che Dio vi ha fatto, allora sarete miei discepoli, allora davvero vi ricorderete di me”.

PREGHIERA DI CONDIVISIONE.

COMUNIONE

CANTO

  1. Signore, nostro Dio,
ogni albero con il tempo, mette radici profonde,
che si ramificano sotto il terreno e si dilatano,
fino ad intrecciarsi con quelle degli altri alberi.
Tutte insieme, esse sostengono il terreno
con una rete, invisibile ai nostri occhi,
ma così forte da impedire che tutto frani alla prima alluvione.
  1. Lasciamo che le nostre radici si uniscano,
che le nostre mani e i nostri cuori si accarezzino
per sostenerci l’un l’altro, l’un l’altra.
  1. Gli alberi guardano verso il cielo:
anche quando ci appaiono piegati su se stessi
e le loro chiome lambiscono quasi la terra.
Essi si lasciano irrorare dalla luce
che proviene dall’alto e li va a cercare,
facendosi spazio tra l’intrico dei rami e delle foglie.
  1. Fa’ che anche noi,
pur chini per i pesi che gravano sulle nostre spalle,
ci lasciamo abitare dalla Tua luce,
che spesso ci mantiene in vita.
  1. Insegnaci la felicità di esistere,
perché come l’albero esiste
e porta frutti abbondanti
di anno in anno,
grazie ad un gesto di amore,
così io mi ricordi sempre
che sono il seme e il frutto
di un atto d’amore,
Tuo e dei miei genitori.
  1. Rendici, o Signore, docili e flessibili,
capaci di manifestarTi la nostra gratitudine
per i doni che ogni giorno ci fai
e per i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.

PREGHIERE SPONTANEE

PADRE NOSTRO

BENEDIZIONE FINALE

Dio ti doni
Per ogni tempesta un arcobaleno,
per ogni lacrima un sorriso,
per ogni preoccupazione una visione
e un aiuto in ogni difficoltà.
Per ogni problema, che la vita ti manda,
un amico/a per condividerlo
per ogni sospiro un bel canto
ed una risposta ad ogni preghiera”
Antica benedizione irlandese.