Ernesto Cardenal, il teologo cattolico nicaraguense, è in punto di morte. Sconfessato ed estromesso nel 1983 dal papa polacco Woytila, ora papa Francesco gli ha fatto giungere una lettera di riabilitazione.
Non esulto affatto di queste tardive riabilitazioni.
Trovo che, in tempi difficili per la chiesa, si finisce sempre nello stesso modo. I profeti diventano tali dopo la morte. Una perfida manovra con cui si legittima l'emarginazione in vita e ci si prende "il merito" dell'accoglienza e del ripensamento quando il profeta muore.
Non c'è bisogno, a mio avviso, di nessuna riabilitazione. Rispedire al mittente.
Franco Barbero