martedì 12 febbraio 2019

UNA RIFLESSIONE

Per tutta la vita mi sono chiesto…”

Per tutta la vita mi sono chiesto se ero o no un cristiano, per quarant’anni ho risposto di no, perché ponevo male il problema, come se la fede fosse incompatibile con una vita militante.
Dio non è più l’imperatore dei romani, né l’uomo nel pieno della sua presenza e della sua forza, come per i greci. Non è una promessa di potenza.
E’ la certezza che è possibile creare un avvenire qualitativamente nuovo soltanto identificandoci con coloro che nel mondo sono più miserabili e oppressi, soltanto unendo la nostra sorte a loro, fino a non riuscire a concepire nessun’altra autentica vittoria se non la loro.
Questo amore e la speranza della risurrezione fanno un tutt’uno, giacché esiste amore soltanto quando per noi una persona è insostituibile, noi siamo disposti a dare per essa la vita.
Quando siamo realmente disposti a questo dono per l’ultimo degli uomini, allora Dio è in noi. Egli è il potere di trasformare il mondo.

Ernesto Balducci (La Fede dalla Fede” Cittadella editrice Assisi)