"Il silenzio, proprio perché mette al vaglio ogni parola, è un efficace sparigliatore di ambiguità, un formidabile bastone di sostegno per restare coerenti ai propri propositi. Con l'andare del tempo ci si rende conto non solo della fatica che questa modalità di stare con se stessi e con gli altri, almeno all'inizio, impone, ma anche della liberazione che a poco a poco regala.
La sensazione, quasi fisica, è di disporre dentro di sé di un tempo fattosi più lento e arioso. E' di muoversi in uno spazio interiore che si è fatto è più agevole , essenziale, sgombrato dagli inutili orpelli che normalmente lo inzeppano".
Giorgio Boatti