Romero, purtroppo ti faranno Santo
Romero,
nostro fratello:
prima
ti hanno lasciato solo
i tuoi colleghi vescovi…
Solo come soli
si lasciano i poveri.
Ora
che brilli di martirio,
del tuo sangue
vogliono ornare
le loro porpore imperiali.
E' ancora così:
il potere si innalza
e si nutre,
famelico,
del sangue dei poveri.
Così "ricuperano" i profeti
quelli che prima
li hanno fatti fuori.
Dalla serra dei gerarchi
eri andato a collocarti,
faticosamente,
sulle strade dei poveri;
ora tentano di riportarti
"a palazzo",
mentre le tue ossa fremono.
(Scritta tre giorni dopo il suo assassinio, esattamente 39 anni fa)
Per non portarlo a palazzo
Scrissi il 27 marzo del 1980 la poesia con cui prevedevo la "santificazione", e la canonizzazione.
Solo la memoria storica salva la realtà della vita e della fede di Romero.
La
memoria ricorda il percorso storico, la "canonizzazione" colloca in un
clima "olimpico" e celestiale, in un paradiso cui rivolgere preghiere.
La memoria parla di una testimonianza di vita da continuare. No alle
canonizzazioni, sì alla memoria.
Franco Barbero