martedì 16 aprile 2019

M5S-Lega, riecco le auto blu
Di Maio spiazzato: non sapevo


Non è un pesce d'aprile, ma è una notizia davvero imbarazzante per chi, come i Cinque Stelle, hanno fatto del tema delle auto blu un loro cavallo di battaglia contro la «Casta», che gode di mille privilegi a spese dei contribuenti. Come ha rivelato domenica il quotidiano Il Messaggero, nella lista dei bandi Consip – la società che gestisce gli acquisti di beni e servizi per la pubblica amministrazione – sono stati scoperti due bandi lanciati dal governo giallo-verde a fine 2018 per l'acquisto di 8.250 auto blu. Prevedibili le polemiche da parte delle opposizioni e la stizza del vicepremier Luigi Di Maio, che ha annunciato una indagine nei dicasteri. E forse (ma non sarà facile) un provvedimento per cancellare i bandi.
In dettaglio, i bandi Consip – in dirittura d'arrivo il primo, con scadenza ottobre il secondo – prevedono la fornitura a noleggio di 7.900 automobili con una cilindrata sotto i 1.600 cc e di 380 con cilindrata superiore, per un costo di 168,5 milioni. Le prime sono cosiddette «auto grigie», utilizzabili anche senza autista: saranno noleggiate per 18 mesi, con possibilità di proroga per ulteriori 12 mesi; le seconde, ben più costose, sono invece assimilabili alle tradizionali auto blu, e saranno dotate di blindatura. Nel dettaglio si tratta di tre lotti: il primo per 140 berline tre volumi (15,4 milioni), il secondo per 80 vetture a cinque porte (9,6 milioni) e il terzo per 160 fuoristrada (23,550 milioni). Il bando era stato pubblicato lo scorso ottobre e dovrebbe concludersi dopo un anno: quindi le auto arriveranno dopo l' estate.
Tra le 7.900 auto «grigie» in arrivo, 1.500 andranno alle forze dell'ordine, si legge nel bando Consip, che è scaduto lo scorso 25 marzo, e dunque servirà un anno perché la procedura possa dirsi completata. Lo Stato punta sul noleggio anche per rimpolpare(o rimodernare) il parco auto di ministeri, Enti locali, Regioni e Asl: arriveranno anche 2.000 vetture operative, 1.750 veicoli intermedi, 1.250 mezzi commerciali, 1.200 auto a doppia alimentazione, 200 motociclette. Non mancheranno le auto ibride e i veicoli elettrici, anche se in modesta quantità.
Immediate le reazioni tra l'indignato e l'irridente delle opposizioni, ben felici di aver preso M5S in castagna. Sono soprattutto i deputati Pd vicini all'ex premier Matteo Renzi a ironizzare, dato che tra il 2014 e il 2018, con i governi Pd, le auto blu erano scese da 66mila a 29mila. Ed ecco le critiche di Simona Malpezzi, Ernesto Magorno, Luciano Nobili: «Con Matteo Renzi – ha detto Nobili – le auto blu sono state tagliate. Che fanno i nemici della casta Di Maio e Salvini al governo? Ne comprano 8280 nuove. Mentre l'Italia va in recessione, loro sfrecciano in Auto blu. Eccolo, il cambiamento». Ettore Rosato sottolinea poi che solo 1500 delle auto ordinate andranno alle forze dell'ordine. Lo stesso calcolo (certamente approssimativo) che fanno Francesco Giro, di Forza Italia («solo il 18,1% verranno destinate alle Forze dell' ordine, e l' 81,9 alla casta») e la capogruppo azzurra in Senato Anna Maria Bernini: «un' abbuffata che sarà sicuramente necessaria, ma che stride in modo evidente con tutta la narrazione grillina. Se il Pil non cresce, aumentano almeno le auto blu». Il Codacons, poi, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti.
La reazione del governo è molto imbarazzata. Ieri mattina Di Maio ha subito dichiarato di non saper nulla della vicenda: «Nella mia qualità di vicepremier promuoverò subito un'indagine interna ai ministeri – aveva detto – per capire se questi bandi si stanno avviando in automatico, perché il nostro obiettivo è ridurre le auto blu. Se sarà vero si bloccherà tutta sta roba qui». Un' annuncio che provoca ulteriore ironia: «Il vicepremier sta al governo a sua insaputa», scherza Antonio Martino di Fi.
Di Maio avrebbe spiegato ai suoi fedelissimi di non essere al corrente dell'appalto Consip: «proverò a fermarlo – avrebbe detto – ma trattandosi di un appalto è difficile farlo». Per questo, al netto dell'indagine interna ai ministeri annunciata, l'idea è quella di chiedere alla Presidenza del Consiglio il varo di un Dpcm per tagliare il parco delle auto «blu» e «grigie».
Roberto Giovannini

(La Stampa 2 marzo)