martedì 11 giugno 2019

Una tregua per lo Yemen
The Hindu, India


Il ritiro dei ribelli houthi da tre città portuali dello Yemen in base agli accordi del 2018 avrebbe dovuto essere la base per espandere la tregua nel resto del paese. Ma mentre erano in corso le operazioni di ritiro è stato attaccato un oleodotto in Arabia Saudita, e in risposta Riyadh ha bombardato Sanaa uccidendo almeno sei civili. La ripresa delle ostilità è resa più pericolosa dalle recenti tensioni tra l'Iran e gli Stati Uniti, che hanno mandato una portaerei nel golfo Persico. I sauditi hanno accusato l'Iran di essere responsabile dell'attacco all'oleodotto, cosa che Teheran e gli houthi hanno negato. In ogni caso, l'incidente dimostra quanto il conflitto yemenita sia legato alla rivalità regionale tra Iran e Arabia Saudita.
L'Arabia Saudita ha lanciato il suo intervento contro gli houthi in Yemen nel 2015. Quattro anni di guerra hanno devastato il paese: secondo l'Onu almeno settemila civili sono stati uccisi, e migliaia di persone sono morte a causa di malattie, mancanza di cure e malnutrizione. L'embargo imposto dall'Arabia Saudita ha peggiorato i problemi del paese, e ora lo Yemen è sull'orlo della carestia. Anche quando il cessate il fuoco era in vigore, i sauditi non hanno mai smesso di bombardare il paese. Riyadh sembra frustrata perché non è ancora riuscita a sconfiggere i ribelli. Gli houthi continuano a provocare i sauditi con attacchi oltre il confine. Gli yemeniti si trovano tra due fuochi.
Una possibile soluzione è l'esempio di Hodeida. Il cessate il fuoco in vigore da dicembre in questa città portuale sul mar Rosso è stato rispettato da tutte le forze. Il modello di Hodeida dovrebbe essere replicato nel resto del paese. Perché questo sia possibile bisogna che gli houthi si disinteressino delle dinamiche regionali e che l'Arabia Saudita si ritiri dallo Yemen. ff

(Internazionale 1308, 24 maggio 2019)