Vieni!
Nasconditi da me!
Devi
essere stanco di reggere mondi,
bilanciare
stelle,
risorger
soli,
sciogliere
destini….
Devi
essere stanco di tanto pianto,
tanto
dolore,
preghiere
e accuse
scagliate
verso di Te.
Vieni,
nasconditi da me,
nella
mia vecchia casa
in
mezzo al prato,
tra
un cespuglio di assenzio
e
le rose di macchia.
Socchiuderò
le imposte
per
il Tuo riposo,
farò
tacere le cicale.
Strofinerò
la salvia
tra
le mani
perché
esali profumo
nella
stanza.
Sopra
il letto,
lenzuola
di bucato
e
acqua di montagna
nella
brocca.
Potrai
vivere un giorno di vacanza:
supino
in mezzo al fieno
guardar
le nubi,
goderti
il sole,
bere
del latte,
giocare
a nascondino con i bimbi….
Potrai
scrollarti un’ora dalle spalle
il
peso d’esser Dio, lassù nei Cieli,
e
stare qui con noi,
su
questa terra
profumata
di pane
e
di dolore.